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    IO BALLO DA SOLA



    Titolo originale: Stealing Beauty
    Paese:Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti
    Anno: 1996
    Durata: 113 min
    Regia: Bernardo Bertolucci
    Soggetto: Bernardo Bertolucci
    Sceneggiatura: Susan Minot, Bernardo Bertolucci
    Produttore: Jeremy Thomas
    Fotografia: Darius Khondji
    Montaggio: Pietro Scalia
    Musiche: Richard Hartley
    Scenografia: Gianni Silvestri
    Costumi: Louise Stjernsward

    Interpreti e Personaggi:

    Liv Tyler: Lucy Armon
    Sinead Cusack: Diana Grayson
    Donald McCann: Ian Grayson
    Jeremy Irons: Alex Parrish
    Jean Marais: Monsieur Guillaume
    Joseph Fiennes: Christopher Fox
    Roberto Zibetti: Niccolò Donati
    Jason Flemyng: Gregory
    Rachel Weisz: Miranda Fox
    D.W. Moffett: Richard
    Stefania Sandrelli: Noemi
    Carlo Cecchi: Carlo
    Anna Maria Gherardi: Chiarella Donati

    PREMI

    Ciak D'Oro come miglior Film nel 1996.


    Io ballo da sola è un film del 1996 diretto da Bernardo Bertolucci.
    È stato presentato in concorso al 49º Festival di Cannes.

    TRAMA


    Una giovane ragazza americana di 19 anni, Lucy, viene mandata dal padre vedovo, dopo il suicidio della moglie, a stare da una coppia di amici di famiglia in una casa sulle colline senesi. La casa è una sorta di comune che ospita un gruppo eterogeneo di artisti ed esteti, tra cui un drammaturgo inglese gravemente malato di cancro. Lucy turberà la tranquilla vita della comunità, ma il suo soggiorno in Toscana sarà una sorta di percorso iniziatico che la trasforma da adolescente in donna, attraverso la perdita della verginità e la scoperta dell'identità del suo vero padre.

    COLONNA SONORA

    1.Hooverphonic: "2 Wicky" (scritta da Burt Bacharach)
    2.Portishead: "Glory Box" (scritta da Geoff Barrow)
    3.Axiom Funk: "If 6 Was 9" (scritta da Jimi Hendrix)
    4.John Lee Hooker: "Annie Mae"
    5.Liz Phair: "Rocket Boy"
    6.Stevie Wonder: "Superstition"
    7.Nina Simone: "My Baby Just Cares for Me" (scritta da Walter Donaldson)
    8.Billie Holiday: "I'll Be Seeing You" (scritta da Sammy Fain)
    9.Mazzy Star: "Rhymes Of An Hour" (scritta da Hope Sandoval)
    10.Cocteau Twins: "Alice"
    11.Lori Carson: "You Won't Fall"
    12.Sam Phillips: "I Need Love"

    Inoltre nel film è anche presente il brano "Rock Star" eseguito dalle Hole, che la protagonista ascolta con il walkman.
     
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  2. Alucard-666
     
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    RED

    Titolo originale Red
    Lingua originale inglese
    Paese Stati Uniti, Canada
    Anno 2010
    Durata 111 min
    Regia Robert Schwentke
    Soggetto Warren Ellis (graphic novel)
    Sceneggiatura Jon Hoeber, Erich Hoeber
    Produttore Lorenzo di Bonaventura
    Mark Vahradian
    David Ready (co-produttore)
    Produttore esecutivo Gregory Noveck, Jake Myers
    Casa di produzione Di Bonaventura Pictures
    Summit Entertainment
    Distribuzione (Italia) Medusa Film
    Fotografia Florian Ballhaus
    Montaggio Thom Noble
    Musiche Christophe Beck
    Scenografia Alec Hammond
    Costumi Susan Lyall

    Interpreti e Personaggi:

    Bruce Willis: Frank Moses
    Morgan Freeman: Joe Matheson
    John Malkovich: Marvin Boggs
    Helen Mirren: Victoria
    Karl Urban: William Cooper
    Mary-Louise Parker: Sarah
    Brian Cox: Ivan Simanov
    Julian McMahon: Vice Presidente Stanton
    Richard Dreyfuss: Alexander Dunning
    Rebecca Pidgeon: Cynthia Wilkes
    Ernest Borgnine: Henry
    James Remar: Gabriel Loeb



    Red è un film del 2010 diretto da Robert Schwentke, basato sull'omonimo fumetto scritto da Warren Ellis ed illustrato da Cully Hamner, pubblicata da DC Comics.
    Del cast fanno parte Bruce Willis, Mary-Louise Parker, Morgan Freeman, Helen Mirren e John Malkovich.
    Il film è uscito negli Stati Uniti in anteprima al Austin Fantastic Fest il 29 settembre 2010.

    TRAMA

    Frank Moses è un ex agente della CIA, che ora vive una vita tranquilla e solitaria, fino al giorno in cui un commando di assassini dotati di equipaggiamento avanzato si presenta alla sua porta con l'intento di ucciderlo. Sopravvissuto all'imboscata, e resosi conto di essere stato sorvegliato e che probabilmente anche la donna che ama, Sarah, è in pericolo, Moses ricompone la sua vecchia squadra, in un ultimo disperato tentativo di sopravvivenza. Insieme scopriranno che il loro nemico non è altri che il vicepresidente degli Stati Uniti, il quale invia contro Moses e la sua squadra gli agenti della CIA, in quanto vuole uccidere tutti i testimoni di un massacro avvenuto in Guatemala, al quale egli ha partecipato.

    PRODUZIONE

    Nel giugno del 2008 la Summit Entertainment ha annunciato l'intenzione di adattare per il grande schermo Red, il romanzo grafico creato da Warren Ellis. Red è stato sceneggiato dai fratelli Erich e Jon Hoeber, già autori dello script di Whiteout - Incubo bianco. Il film è incentrato sull'idea di un ex agente della CIA, non più giovanissimo, che si trova a lottare con agenti più giovani e in forma, che utilizzano tecniche e tecnologie moderne. Il progetto è prodotto da Lorenzo di Bonaventura.
    Nell'aprile del 2009 Bruce Willis era in trattativa per il ruolo del protagonista, mentre ad agosto il regista tedesco Robert Schwentke ha comunicato il suo ingaggio per dirigere la pellicola. Nei mesi successivi si sono aggiunte al cast le attrici Helen Mirren e Mary-Louise Parker. Per unirsi al cast era in trattativa anche l'attore John C. Reilly, che avrebbe dovuto interpretare un ex agente della CIA paranoico, ma la trattativa non andò a buon fine.
    Dopo che la Summit Entertainment stabilì l'uscita nelle sale del film per l'ottobre 2010, al cast si unirono James Remar, Karl Urban e John Malkovich, quest'ultimo nel ruolo inizialmente previsto per Reilly.
    Le riprese del film sono iniziate il 18 gennaio 2010 a Toronto, Canada, e si sono svolte fuori e dentro l'area metropolitana per un periodo di nove settimane. A marzo la produzione si è spostata a New Orleans per le ultime due settimane di riprese, che sono iniziate il 31 marzo nel quartiere francese della città.

    DISTRIBUZIONE

    Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 15 ottobre 2010. In italia il film è stato distribuito da Medusa Film l'11 maggio 2011.

    CURIOSITA'

    L'acronimo R.E.D. nell'edizione originale ha il significato di Retired Extremely Dangerous, mentre nell'edizione italiana è diventato Reduce Estremamente Distruttivo.
    Nella scena in cui Victoria si presenta al ricevimento del vicepresidente usa lo pseudonimo di signora Brown e in sottofondo si sente la colonna sonora del film Jackie Brown di Quentin Tarantino

    PREMI

    Golden Globe:
    Nomination miglior film commedia o musicale.

    Satellite Awards:
    Nomination miglior film commedia o musicale;
    Nomination miglior attore in un film commedia o musicale (John Malkovich);
    Nomination miglior attrice in un film commedia o musicale (Mary-Louise Parker).
     
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  3. Alucard-666
     
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    MACHETE

    Titolo originale Machete
    Paese Stati Uniti
    Anno 2010
    Durata 105 min
    Regia Robert Rodriguez, Ethan Maniquis
    Sceneggiatura Robert Rodriguez, Rebecca Rodriguez
    Produttore Elizabeth Avellan, Quentin Tarantino, Robert Rodriguez
    Distribuzione (Italia) Lucky Red
    Fotografia Jimmy Lindsey
    Scenografia Christopher Stull
    Costumi Dorothy Harrigan
    Trucco Susan Benson

    Interpreti e Personaggi:

    Danny Trejo: Machete Cortez
    Jessica Alba: Sartana Rivera
    Robert De Niro: Senatore McLaughlin
    Michelle Rodriguez: Luz
    Cheech Marin: Padre Cortez
    Lindsay Lohan: April Benz
    Don Johnson: Tenente Stillman
    Steven Seagal: Torrez
    Jeff Fahey: Michael Booth
    Tom Savini: Osiris Amanpour
    Daryl Sabara: Julio


    Machete è un film del 2010 diretto da Robert Rodriguez e Ethan Maniquis, interpretato da Danny Trejo e Robert De Niro.
    Questo film è lo sviluppo del finto trailer presente nei primi minuti del film Grindhouse - Planet Terror dello stesso Rodriguez. Il personaggio di Machete è inoltre simile al personaggio di Zio Machete (interpretato dallo stesso Trejo) presente nel film Spy Kids di Robert Rodriguez.
    Il film è stato presentato fuori concorso alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

    TRAMA

    Machete è un ex agente federale messicano tradito dall'organizzazione che lo ha assoldato per uccidere un senatore americano. Con l'aiuto di suo fratello, un prete alquanto atipico, l'uomo pianifica ed esegue una sanguinosa vendetta nei confronti dell'organizzazione e del suo boss.


    PRODUZIONE

    In una scena del film il personaggio di Jessica Alba appare in un nudo integrale: l'attrice, rifiutando di spogliarsi, ha in realtà recitato indossando biancheria intima, poi rimossa digitalmente.
    Le scene di Rose McGowan sono state tagliate ma sono presenti nella sezione extra del dvd.

    PROMOZIONE

    Un trailer fasullo fu pubblicato in rete il 5 maggio 2010 via Ain't It Cool News. Il filmato si apriva con la voce di Danny Trejo che diceva «This is Machete with a special Cinco de Mayo message to Arizona», seguito da scene d'azione molto sanguinolente e sparatorie. Il trailer combinava elementi sia presenti nel film vero e proprio che scene relative al fake trailer "Machete" inserito in Grindhouse, con Trejo che innescava una rivolta contro i politici anti-immigrazione e la vigilanza del confine Messico-Stati Uniti. Secondo Fox News, alcuni critici contro l'immigrazione clandestina sarebbero rimasti offesi dal contenuto del trailer.
    Diversi siti autorevoli, tra i quali l'Internet Movie Database, avevano pubblicato il trailer, specificandone l'autenticità. Solo dopo che il regista Robert Rodriguez annunciò che si era trattato di uno scherzo, l'8 luglio fu reso disponibile il primo filmato ufficiale allegato all'uscita di Predators e The Expendables.
    Un "red band trailer" contenente le scene più cruente del film fu pubblicato il 23 luglio.

    DISTRIBUZIONE

    Il 28 luglio 2010 fu confermato che Machete sarebbe stato presentato alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il 1º settembre, il film fu mostrato in anteprima con una speciale proiezione di mezzanotte, seguita poi da una vasta distribuzione cinematografica il 3 settembre.
    Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 3 settembre 2010, distribuito dalla 20th Century Fox, su 3.400 cinema di 2.670 località. In Italia è uscito il 6 maggio 2011 distribuito da Lucky Red.

    INCASSI

    Machete ha debuttato il 3 settembre con un incasso di 3,9 ml $, con un risultato complessivo di 14ml $ nei quattro giorni di fine settimana, posizionandosi al secondo posto nella classifica dei maggiori incassi dietro The American.
     
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  4. Alucard-666
     
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    UNA CANZONE PER BOBBY LONG


    Titolo originale

    A Love Song for Bobby Long



    Paese

    USA



    Anno

    2004



    Durata

    119 min



    Regia

    Shainee Gabel



    Soggetto

    Ronald Everett Capps



    Sceneggiatura

    Shainee Gabel



    Fotografia

    Elliot Davis



    Montaggio

    Edward Percy e Lee Percy



    Musiche

    Nathan Larson



    Scenografia

    Sharon Lomofsky, Adele Plauche e Leonard R. Spears


    Interpreti e Personaggi:

    John Travolta: Bobby Long
    Scarlett Johansson: Purslane Will
    Gabriel Macht: Lawson Pines
    Deborah Kara Unger: Georgianna
    Dane Rhodes: Cecil
    David Jensen: Junior
    Clayne Crawford: Lee
    Sonny Shroyer: Earl


    Una canzone per Bobby Long è un film di Shainee Gabel del 2004, interpretato da John Travolta e Scarlett Johansson. Il film è tratto dal romanzo Off Magazine Street (2004) di Ronald Everett Capps edito in Italia nel maggio del 2008.

    TRAMA

    New Orleans: Purslane Will è una giovane donna che dopo la morte della madre torna nella capitale della Louisiana per ritrovare il suo passato e cercare di capire se stessa. Al suo arrivo viene accolta da due uomini di mezza età, Bobby Long e Lawson Pines che scopre condividevano la casa con la madre Lorraine. Questo incontro, inizialmente sgradito, darà il via ad una difficile ma al contempo stimolante convivenza che farà cambiare direzione alla vita dei tre protagonisti.

    VERSIONE IN DVD

    Il film ha subito variazioni rispetto alla versione cinematografica: infatti intorno ad 1:13:00 manca nella sua interezza una scena di circa 20 minuti. Nella scena mancante, seguente al litigio tra Bobby e Lawson, vi era un momento di tenerezza tra Lawson e Purslane (si addormentano insieme davanti al fuoco e la mattina seguente lei gli prepara la colazione) e alla celebrazione del Natale, quando i tre conviventi festeggiano con alcuni loro amici e vicini di casa.

    DIFFERENZE DAL LIBRO

    Sono presenti alcune differenze tra il romanzo e il film.
    Il romanzo fa iniziare la storia qualche tempo prima, infatti conosciamo la madre di Purslane, Lorraine, prima che muoia, probabilmente di infarto, dovuto alla sua obesità.
    Alcuni nomi sono diversi: Purslane nel romanzo si chiama Hannah, Lawson Pines è invece Byron Burns. Mentre nel film Georgianna è la ragazza di Lawson nel romanzo è solo il nome di una donna indiana che vive nella stessa via di Bobby e Lawson con i quali ha avuto saltuari rapporti sessuali.
    Le età dei protagonisti sono diverse: Purslane ha sedici-diciassette anni, Lawson quarantanove e Bobby sette di più.
    Bobby e Lawson quando incontrano Purslane vivono in una stanza d'albergo dove creano un posto letto per la ragazza con una brandina e un separé, successivamente si trasferiranno in una catapecchia in affitto in Magazine Street (da cui il nome del romanzo "Off Magazine Street").
    I caratteri, specialmente quelli di Bobby e Lawson, sono leggermente diversi (nel libro sono un po' più volgari, donnaioli e, in particolare Lawson, irascibili).
    Nel film Lawson dice di essere stato un allievo e assistente di Bobby che insegnava letteratura inglese all'università. Nel romanzo in realtà è anch'egli un insegnante.
    Nel romanzo di Capps sia Bobby che Lawson hanno fantasie sessuali su Purslane e quest'ultimo le slaccia la camicia mentre dorme durante una delle prime notti. Inoltre le lascia un biglietto dichiarandole il suo amore ma non avranno mai una relazione come invece è suggerito nel film. L'unico contatto fisico che hanno è durante la malattia di Lawson: Hannah (Purslane) gli friziona il corpo con della vodka (in mancanza di alcool) per abbassargli la temperatura corporea.
    Nel libro compare anche un altro personaggio: Dede. Dede è una compagna di scuola di Hannah che finisce per trascorrere diversi pomeriggi con lei e i "derelitti" (modo in cui Capps definisce gli alcolisti amici di Bobby e Byron -Lawson-) di Magazine Street.
    Nel libro non vi è nessun accenno al padre di Hannah/Purslane e alla possibilità che sia Bobby.
    Ray, il compagno di Purslane in Florida, non verrà a cercarla a New Orleans.
    Nel romanzo non ci sono scontri in seguito all'eredità della casa, visto che questa è stata presa in affitto da loro tre dopo la morte di Lorraine.

    COLONNA SONORA

    1-Someday Los Lobos; 2-Lorraine's Song (My heart was a lonely hunter) Theresa Anderson; 3-Bone Thalia Zedek; 4-Bobby Nathan Larson; 5-Different Stars Tresspassers William; 6-Lonesome Blues Lonnie Pitchford; 7-Early Every Morning Magic Slim & The Teardrops; 8-I Really Don't Want To Know John Travolta; 9-Barbara Allen John Travolta; 10-This Isn't It Giant Drag; 11-Daughter Like Mother Nathan Larson; 12-Rising Son Big Bill Morganfield; 13-Washboard Lisa Grayson Capps; 14-Blonde On Blonde Nada Surf; 15-Praying Ground Blues Lightin' Hopkins; 16-Love Song For Bobby Long Grayson Capps.
     
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    REAL STEEL


    Titolo originale

    Real Steel



    Lingua originale

    inglese



    Paese

    Stati Uniti



    Anno

    2011



    Durata

    127 minuti



    Regia

    Shawn Levy



    Soggetto

    Richard Matheson (racconto)
    Dan Gilroy, Jeremy Leven (storia)



    Sceneggiatura

    Leslie Bohem, John Gatins



    Produttore

    Shawn Levy, Susan Montford, Don Murphy Robert Zemeckis, Rick Benattar, Eric Hedayat



    Produttore esecutivo

    Steven Spielberg, Dan Lin, Josh McLaglen, Mary McLaglen, Jack Rapke, Steve Starkey



    Casa di produzione

    Angry Film
    ImageMovers
    DreamWorks



    Distribuzione (Italia)

    Walt Disney Pictures



    Fotografia

    Mauro Fiore



    Montaggio

    Dean Zimmerman



    Musiche

    Danny Elfman


    INTERPRETI E PERSONAGGI

    Hugh Jackman: Charlie Kenton
    Dakota Goyo: Max Kenton
    Evangeline Lilly: Bailey
    Anthony Mackie: Finn
    Kevin Durand: Ricky
    Hope Davis: Deborah Barnes
    James Rebhorn: Marvin
    Karl Yune: Tak Mashido


    Real Steel è un film del 2011 diretto da Shawn Levy.
    Il film è prodotto da Steven Spielberg e Robert Zemeckis ed interpretato da Hugh Jackman e Evangeline Lilly. È ispirato al racconto Acciaio (Steel) di Richard Matheson, in precedenza già adattato per la televisione per l'episodio Acciaio della serie televisiva Ai confini della realtà.

    TRAMA

    In un futuro prossimo, i robot vengono costruiti per farli combattere al posto degli uomini. Charlie Kenton, ex pugile professionista prossimo al titolo mondiale, perde la sua occasione di conquistarlo quando un robot lo sostituisce sul ring. Divenuto manager del robot, decide di impiegarlo in combattimenti clandestini per racimolare un po' di soldi, ma in uno di questi il robot viene distrutto.

    Nel frattempo, viene a scoprire che la sua ex moglie è morta, e viene convocato per decidere a chi spetterà la custodia del figlio, Max. Charlie non se lo ricorda neppure e non lo vuole, ma gli viene comunque assegnato fino alla fine dell'estate. Con i soldi ricevuti per l'affidamento momentaneo, Charlie acquista un robot che tempo prima aveva combattuto nella Lega mondiale, Noisy Boy. Lo iscrive ad un combattimento clandestino di medio livello, e convinto che il robot sia imbattibile, chiede una sfida contro il campione, nella quale però viene sconfitto.

    Dopo aver recuperato il circuito di controllo vocale, Charlie, ormai disperato e a corto di soldi, va con Max in una discarica per rottami di robot, nella speranza di trovare qualche pezzo per costruirne uno. Accidentalmente, Max trova un robot ancora intero, e lavora tutta la notte per tirarlo fuori. Una volta portato a casa, Charlie gli spiega che non è possibile usarlo per combattere perché è solo un robot da allenamento, fra l'altro anche tra i primi costruiti. Max, tuttavia, convince Charlie a farlo combattere, e gli organizza un incontro di basso livello in uno zoo. Contro ogni aspettativa, il robot riesce a battere l'ex campione dell'arena, ma Charlie continua a pensare che quello è il livello di combattimenti massimo a cui il robot può partecipare.

    Max, utilizzando il controllo vocale di Noisy Boy e alcuni componenti del vecchio robot di Charlie, riesce a programmare il suo robot, Atom, in modo che possa imparare e memorizzare mosse e tattiche che gli vengono mostrate. Charlie insegna al robot i fondamenti della boxe, e quando il robot ha memorizzato tutto, Charlie lo iscrive a un campionato. Atom, con la sua resistenza ai colpi e l'abilità di Charlie con il controllo vocale, riesce a superare tutti gli incontri, restando imbattuto............

    DISTRIBUZIONE


    Il primo trailer ufficiale è stato distribuito nel dicembre 2010. Il secondo full trailer ufficiale è stato pubblicato il 10 maggio 2011.
    Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 7 ottobre 2011. In Italia il film è stato distribuito nelle sale il 25 novembre 2011. Benché nei primi trailer con Hugh Jackman usciti in Italia fosse previsto il titolo Atom, dal nome del robot protagonista, in seguito è stato adattato in Real Steel come nella versione in lingua originale.
     
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    MISSION: IMPOSSIBLE - PROTOCOLLO FANTASMA


    Titolo originale

    Mission: Impossible - Ghost Protocol



    Paese

    USA



    Anno

    2011



    Durata

    132 min



    Regia

    Brad Bird



    Soggetto

    Bruce Geller (serie TV), J. J. Abrams, Tom Cruise



    Sceneggiatura

    André Nemec, Josh Appelbaum, Christopher McQuarrie



    Produttore

    Tom Cruise, J. J. Abrams, Bryan Burk



    Produttore esecutivo

    Jeffrey Chernov, David Ellison, Paul Schwake, Dana Goldberg



    Casa di produzione

    Paramount Pictures, Bad Robot, Skydance Productions, FilmWorks, Stillking Films



    Distribuzione (Italia)

    Universal Pictures



    Fotografia

    Robert Elswit



    Montaggio

    Paul Hirsch



    Effetti speciali

    Industrial Light & Magic



    Musiche

    Michael Giacchino



    Scenografia

    James D. Bissell


    INTERPRETI E PERSONAGGI:

    Tom Cruise: Ethan Hunt
    Jeremy Renner: William Brandt
    Simon Pegg: Benji Dunn
    Paula Patton: Jane Carter
    Josh Holloway: Trevor Hanaway
    Anil Kapoor: Brij Nath
    Michael Nyqvist: Kurt Hendricks
    Vladimir Mashkov: Anatoly Sidirov
    Léa Seydoux: Sabine Moreau
    Tom Wilkinson: segretario IMF
    Michelle Monaghan: Julia Mead
    Ving Rhames: Luther Stickell

    DOPPIATORI ITALIANI:

    Roberto Chevalier: Ethan Hunt
    Alessandro Quarta: William Brandt
    Massimiliano Manfredi: Benji Dunn
    Laura Romano: Jane Carter
    Francesco Bulckaen: Trevor Hanaway
    Alessandro Budroni: Brij Nath
    Luca Biagini: Kurt Hendricks
    Roberto Draghetti: Anatoly Sidirov
    Franco Zucca: segretario IMF
    Alessandro Rossi: Luther Stickell


    Mission: Impossible - Protocollo fantasma (Mission: Impossible - Ghost Protocol) è un film del 2011 diretto da Brad Bird, quarto film del franchise Mission: Impossible, in cui Tom Cruise veste nuovamente i panni dell'agente della Impossible Mission Force Ethan Hunt. Tra gli altri interpreti del film figurano, Jeremy Renner, Josh Holloway, Paula Patton, Simon Pegg e Michael Nyqvist.

    TRAMA

    Dopo che un attentato terroristico ha distrutto il Cremlino, l'intera Russia cade in una violenta guerra civile. Il governo degli Stati Uniti attiva il "protocollo fantasma", ma l'intera Impossible Mission Force viene accusata dell'attacco e distrutta da Kurt Hendricks, un milionario russo che vuole ricostruire l'Unione Sovietica, dominare l'Europa e distruggere gli storici rivali degli Stati Uniti d'America. Ethan Hunt e la sua squadra vengono arrestati ma riescono a fuggire, in modo da poter operare al di fuori della loro agenzia, per provare la loro innocenza e allo stesso tempo sventare un attacco nucleare che potrebbe portare alla terza guerra mondiale.

    PRODUZIONE

    La regia è stata affidata a Brad Bird, alla sua prima esperienza in live action dopo aver diretto vari film d'animazione come Ratatouille e Gli Incredibili. Con un budget di 140 milioni di dollari, la lavorazione è iniziata il 29 settembre 2010 e terminata il 19 marzo 2011. Le riprese hanno avuto luogo a Dubai, Budapest, Mosca, Mumbai e Vancouver; molte delle scene girate a Dubai sono state ambientate nel Burj Khalifa, l'edificio più alto del mondo al momento delle riprese. Il film è stato parzialmente girato con macchine da presa IMAX.

    CAST

    Tom Cruise interpreta per la quarta volta il ruolo dell'agente Ethan Hunt, che insieme a Ving Rhames (Luther Stickell, qua presente solo per un cameo) formano l'unica coppia di attori/personaggi che compaiono nell'intera saga. Ritornano inoltre da Mission: Impossible III anche Simon Pegg (Benji Dunn) e Michelle Monaghan (Julia Mead, moglie di Ethan, anche lei come Rhames qua è presente solo per un cameo).

    DISTRUBUZIONE

    Il primo trailer del film è stato diffuso il 29 giugno 2011 e proiettato davanti alle copie di Transformers 3. La musica che fa da sottofondo al trailer è Won't Back Down di Eminem feat. P!nk. L'uscita nelle sale cinematografiche statunitensi è avvenuta il 16 dicembre 2011, mentre in Italia è stato distribuito il 27 gennaio 2012.

     
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  7. Alucard-666
     
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    DRIVE


    Titolo originale

    Drive



    Paese

    USA



    Anno

    2011



    Durata

    95 min


    Regia

    Nicolas Winding Refn



    Soggetto

    James Sallis (romanzo)



    Sceneggiatura

    Hossein Amini



    Produttore

    Marc Platt, Adam Siegel, John Palermo, Gigi Pritzker, Michel Litvak



    Produttore esecutivo

    Bill Lischak, Linda McDonough, Peter Schlessel, David Lancaster, Gary Michael Walters, Jeffrey Stott



    Casa di produzione

    Bold Films, Odd Lot Entertainment, Marc Platt Productions, Motel Movies, Seed Productions



    Distribuzione (Italia)

    01 Distribution



    Fotografia

    Newton Thomas Sigel



    Montaggio

    Mat Newman



    Musiche

    Cliff Martinez



    Scenografia

    Beth Mickle



    Costumi

    Erin Benach

    INTERPRETI E PERSONAGGI

    Ryan Gosling: Driver
    Carey Mulligan: Irene
    Bryan Cranston: Shannon
    Albert Brooks: Bernie Rose
    Oscar Isaac: Standard
    Christina Hendricks: Blanche
    Ron Perlman: Nino

    PREMI

    Festival di Cannes 2011: premio per la miglior regia
    4 Satellite Awards 2011: miglior attore (Ryan Gosling), miglior attore non protagonista (Albert Brooks), miglior regista e miglior sonoro


    Drive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding Refn, basato sull'omonimo romanzo di James Sallis.

    TRAMA

    Un pilota d'auto, oltre a lavorare come meccanico e stuntman cinematografico a Hollywood, arrotonda prestando servizio come autista per alcuni rapinatori di banche. Il suo datore di lavoro, Shannon, è un meccanico che in passato ha avuto problemi con la mafia italiana finendo gambizzato e che, proprio tramite l'aiuto di un altro boss, Bernie Rose, cerca di creare una scuderia automobilistica per correre nella NASCAR, impiegando il protagonista come pilota.

    Nel mentre il pilota si trasferisce e conosce la propria vicina di casa, una giovane madre, Irene, il cui marito è in carcere, con un figlio, Benicio. Avendo occasione di frequentarli si innamora della donna, pur non esplicitando i propri sentimenti, e anche questa, pur essendo ancora affettivamente legata al marito, sembra essere attratta dal pilota. L'arrivo del marito, Standard Gabriel, scarcerato, sembra troncare la possibilità che il rapporto tra i due abbia ulteriori sviluppi. Una sera rientrando a casa il pilota trova però Standard Gabriel ferito e vede due uomini allontanarsi (che si scoprirà poi essere sgherri di Nino, un boss di origini ebraiche amico di Bernie). Standard deve del denaro per la "protezione" che ha avuto in carcere, cifra che aumenta ogni giorno di più e che non è in grado di pagare: i due gli avevano proposto di compiere una rapina ad un banco dei pegni per estinguere il debito, ma l'uomo aveva rifiutato avendo deciso di abbandonare del tutto l'ambiente criminale, per cui era stato pestato a sangue davanti al figlio. Il prossimo bersaglio dei balordi sarebbero la moglie e il figlio stesso (a questo viene lasciato un proiettile come minaccia), per cui il pilota decide di aiutare Standard nella rapina. Questa inaspettatamente finisce male, Standard viene ucciso all'uscita del negozio e una seconda auto li insegue (senza successo) cercando di mandarli fuori strada e recuperare il denaro da loro. Dopo essersi rifugiato in un hotel con un'altra complice, Blanche, il pilota ascolta la notizia del furto data dai notiziari, che però omettono il fatto che il denaro sia stato sottratto e, dopo di questo, i due vengono assaliti da due killer che uccidono la ragazza, prima di essere uccisi a loro volta............................

    PRODUZIONE


    Con un budget attorno ai 15 milioni di dollari, il film è stato girato interamente a Los Angeles, California. Il film presenta numerose differenze rispetto al romanzo mantenendone comunque l'atmosfera. Gli eventi, che nel libro sono divisi su due piani temporali diversi (presente e passato del protagonista), sono, nel film, concentrati in un unico blocco narrativo senza nessun flashback.

    DISTRIBUZIONE

    Il film è stato presentato in concorso alla 64ª edizione del Festival di Cannes il 20 maggio 2011, aggiudicandosi il Prix de la mise en scène per la miglior regia. La distribuzione nelle sale cinematografiche statunitensi è avvenuta il 16 settembre 2011, mentre in Italia il 30 settembre dello stesso anno.

    COLONNA SONORA

    La maggior parte delle canzoni presenti nella colonna sonora del film sono state composte da Cliff Martinez.

    TRACCE


    1

    "Nightcall"

    Kavinsky, Lovefoxxx

    4:19



    2

    "Under Your Spell"

    Desire

    3:52



    3

    "A Real Hero" (feat. Electric Youth)

    College

    4:27



    4

    "Oh My Love" (feat. Katyna Ranieri)

    Riz Ortolani

    2:50



    5

    "Tick of the Clock"

    Chromatics

    4:48



    6

    "Rubber Head"

    Cliff Martinez

    3:08



    7

    "Drive"

    Cliff Martinez

    2:03



    8

    "He Had a Good Time"

    Cliff Martinez

    1:37



    9

    "They Broke His Pelvis"

    Cliff Martinez

    1:58



    10

    "Kick Your Teeth"

    Cliff Martinez

    2:40



    11

    "Where’s the Deluxe Version?"

    Cliff Martinez

    5:32



    12

    "See You in Four"

    Cliff Martinez

    2:37



    13

    "After the Chase"

    Cliff Martinez

    5:25



    14

    "Hammer"

    Cliff Martinez

    4:44



    15

    "Wrong Floor"

    Cliff Martinez

    1:31



    16

    "Skull Crushing"

    Cliff Martinez

    5:57



    17

    "My Name on a Car"

    Cliff Martinez

    2:19



    18

    "On the Beach"

    Cliff Martinez

    5:57



    19

    "Bride of Deluxe"

    Cliff Martinez
     
    .
  8. Alucard-666
     
    .

    User deleted


    DJANGO UNCHAINED



    Titolo originale Django Unchained
    Lingua originale inglese
    Paese di produzione USA
    Anno 2012
    Durata 165 min

    Regia Quentin Tarantino
    Soggetto Quentin Tarantino
    Sceneggiatura Quentin Tarantino
    Produttore Reginald Hudlin, Pilar Savone, Stacey Sher, William Paul Clark
    Produttore esecutivo Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Shannon McIntosh, Michael Shamberg, James W. Skotchdopole
    Casa di produzione Columbia Pictures, The Weinstein Company, Super Cool Man Shoe Too, Double Feature Films, Super Cool ManChu Too
    Distribuzione (Italia) Sony Pictures Italia
    Fotografia Robert Richardson
    Montaggio Fred Raskin
    Musiche Mary Ramos, Ennio Morricone
    Scenografia J. Michael Riva
    Costumi Sharen Davis
    Trucco Heba Thorisdottir

    ATTORI E PERSONAGGI:

    Jamie Foxx: Django Freeman
    Christoph Waltz: Dr. King Schultz
    Leonardo DiCaprio: Calvin Candie
    Samuel L. Jackson: Stephen
    Kerry Washington: Broomhilda
    Laura Cayouette: Lara Lee Candie-Fitzwilly
    James Remar: Ace Speck
    Don Johnson: Big Daddy
    Zoë Bell: Tracker Peg
    Walton Goggins: Billy Crash
    Jonah Hill: Bag Head #2
    Bruce Dern: Curtis Carrucan
    Franco Nero: Amerigo Vassepi
    James Russo: Dicky Speck
    Tom Savini: Tracker Chaney
    Don Stroud: sceriffo Bill Sharp
    M. C. Gainey: Big John Brittle
    Cooper Huckabee: Lil Ray Brittle
    Dennis Christopher: Leonide Moguy
    Quentin Tarantino: Frank
    Tom Wopat: maresciallo Gill Tatum
    Rex Linn: Tennessee Harry
    Amber Tamblyn: cameo
    Nichole Galicia: Sheba

    DOPPIATORI

    Pino Insegno: Django
    Stefano Benassi: Dr. King Schultz
    Francesco Pezzulli: Calvin Candie
    Massimo Corvo: Stephen
    Daniela Calò: Broomhilda
    Chiara Colizzi: Lara Lee Candie-Fitzwilly
    Domenico Maugeri: Ace Speck
    Mario Cordova: Big Daddy
    Andrea Lavagnino: Billy Crash
    Simone Crisari: Bag Head
    Franco Zucca: Curtis Carrucan
    Franco Nero: Amerigo Vassepi
    Carlo Valli: Dicky Speck
    Dante Biagioni: sceriffo Bill Sharp
    Renzo Stacchi: Big John Brittle
    Sergio Di Giulio: Leonide Moguy
    Franco Mannella: Frank
    Dario Oppido: maresciallo Gill Tatum
    Maia Orienti: Sheba


    Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con protagonisti Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film del 1966 Django diretto da Sergio Corbucci[1] e interpretato da Franco Nero, che in questo film interpreta un cameo. Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino.[2]
    In un'intervista alla rivista britannica Total Film, Tarantino ha dichiarato che, viste le affinità fra Django Unchained e il precedente lungometraggio Bastardi senza gloria, si può presagire una "Trilogia storica" nella quale Tarantino rivisita sotto la sua chiave d'autore vari periodi della storia moderna.[3][4] Il capitolo conclusivo di questa trilogia dovrebbe essere il film Killer Crow, che narrerà le vicende di uno squadrone di soldati di colore impegnato a combattere in Francia nel 1944 e di cui il regista deve solo ultimare la sceneggiatura).

    TRAMA

    1858, da qualche parte nel Texas. Django, uno schiavo nero, viene venduto da dei mercanti di schiavi, i fratelli Speck, salvo poi eliminarli una volta ottenuta la firma dell'atto di vendita, al dottor King Schultz, un cacciatore di taglie originario della Germania che fino a quattro anni prima lavorava come dentista. L'uomo ha bisogno di lui per riconoscere i fratelli Brittle, dei fuorilegge che sta cercando, garantendo in cambio allo schiavo la libertà e una ricompensa. Durante il viaggio e l'uccisione dei tre fuorilegge, i due fanno amicizia e Schultz scopre che Django, una volta libero, vuole ritrovare la moglie Broomhilda, da cui è stato separato alla piantagione dove lavorava precedentemente. Il dottore, avendo notato anche un talento naturale con le armi da fuoco nel compare e affascinato dalla sua storia, gli propone di fare coppia per l'inverno e di aiutarlo poi in primavera a trovare la moglie...............

    PRODUZIONE

    L'idea di sviluppare un film basato sul genere degli spaghetti western era tra i progetti di Quentin Tarantino già dal 2007, anno in cui il regista, durante un'intervista al Daily Telegraph, dichiarò che avrebbe voluto girare un western ambientato nel profondo Sud degli Stati Uniti, e che avrebbe esplorato uno degli avvenimenti più orribili della storia dell'America: la schiavitù. Sempre durante quell'intervista, dichiarò inoltre che voleva concentrarsi su questa tematica poiché è notoriamente causa di vergogna nel pensiero comune della società statunitense e per questo motivo nessuno prima di allora aveva mai avuto il coraggio di affrontarla in maniera adeguata. Il regista ammise quindi di non aver paura di basare un suo film su un argomento così delicato, anzi riteneva di essere la persona giusta per farlo.[6]
    Durante la fase di scrittura, Tarantino è stato pesantemente influenzato dalla mitologia nordica, cosa che è particolarmente evidente nella seconda parte del film. Secondo quanto dichiarato dal regista, benché il nome della moglie del protagonista fosse Broomhilda fin dall'inizio, è stata la visione dell'opera L'anello del Nibelungo assieme a Christoph Waltz, avvenuta proprio durante la stesura del copione, ad aver influenzato l'andamento di una storia che già si prospettava simile a quella di Sigfrido[7].
    Il 30 aprile 2011 venne annunciato che Tarantino aveva terminato la scrittura della bozza del copione del film intitolato Django Unchained, la quale era stata consegnata alla casa di produzione The Weinstein Company.[8][9]
    Le riprese del film sono iniziate nel gennaio del 2012 al Melody Ranch di Santa Clarita, in California,[10] dove sono stati usati gli stessi set utilizzati per le riprese della serie televisiva Deadwood,[11] per poi spostarsi a Mammoth Lakes, sempre in California[12], e a febbraio in Wyoming e a New Orleans, in Louisiana.[12][13]
    Il film è stato girato utilizzando la tecnica della lente anamorfica e con l'utilizzo di una pellicola da 35 millimetri.

    CASTING

    Il casting del film iniziò nel maggio del 2011, con Will Smith contattato per interpretare il ruolo di Django.[15] Sempre nello stesso periodo, anche Samuel L. Jackson e Christoph Waltz erano in trattative per i ruoli rispettivamente dello schiavo Stephen e di King Schultz, il "mentore" di Django.[15][16] Il 31 maggio venne confermato che Will Smith non avrebbe partecipato al film e al suo posto si fece il nome di Idris Elba,[17] ma il 22 giugno venne infine scelto per il ruolo del protagonista l'attore premio Oscar Jamie Foxx, che batté così la concorrenza del già citato Idris Elba e anche di Terrence Howard e di Chris Tucker.[18] Leonardo DiCaprio venne contattato per il ruolo del villain Calvin Candie il 7 giugno 2011 e, dopo appena sei giorni, firmò il contratto.[19][20]
    Il 18 luglio si unì al cast del film anche Kevin Costner nel ruolo di Ace Woody, il sadico allenatore degli schiavi combattenti ma, due mesi dopo, il 16 settembre, a causa di altri impegni, l'attore dovette lasciare la parte.[21][22] Per sostituire Costner il 30 settembre venne scelto Kurt Russell,[23] ma nel maggio del 2012 anche lui lasciò la parte.[24] Per tappare il buco lasciato dall'uscita dal cast di Kurt Russell, Tarantino decise di "fondere" il personaggio di Ace Woody con quello di Billy Crash, interpretato da Walton Goggins,[25] che era stato aggiunto al cast nell'aprile del 2012.[26]
    Il 13 settembre venne ufficializzata la partecipazione di Samuel L. Jackson al film e si unì al cast anche Gerald McRaney,[27][28] mentre ad ottobre vennero aggiunti al cast anche M. C. Gainey nel ruolo di Big John Brittle,[29] Don Johnson nel ruolo di Spencer "Big Daddy" Bennett[30] e Tom Savini, che inizialmente era stato scelto per interpretare il ruolo di Ellis Brittle.[31] Il 26 ottobre venne inoltre scelta, per il ruolo di Broomhilda (la moglie di Django), l'attrice Kerry Washington, andando così a terminare il cast principale del film.[32]
    Nel novembre 2011 vennero inoltre aggiunti al cast gli attori RZA, Misty Upham, Anthony LaPaglia, James Remar, James Russo, Tom Wopat, Todd Allen e Rex Linn, rispettivamente nei ruoli dello schiavo Thaddeus, della proprietaria di un bar di nome Minnie, di Jano, dei fratelli Speck, del maresciallo Gill Tatum, del sovraintendente delle piantagioni Dollar Bill e di Tennessee Harry.[33][34]
    Il 15 giugno 2012 si unì al cast anche Jonah Hill, andando così ad arricchire un cast già molto ampio.[35][36] In precedenza l'attore era già stato contattato per interpretare il ruolo di Scotty Harmony, ma nel novembre del 2011, a causa di altri impegni, aveva dovuto inizialmente rinunciare al ruolo.[36][37]
    Al film avrebbero dovuto partecipare anche altri due attori importanti: Joseph Gordon-Levitt e Sacha Baron Cohen. Il primo era entrato a far parte del cast nell'ottobre del 2011,[38] ma il 5 aprile 2012 l'attore dichiarò che, a causa dei vari impegni che aveva preso in precedenza, aveva dovuto abbandonare la parte.[39] Sacha Baron Cohen invece si era unito al cast nel novembre del 2011, e avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Scotty Harmony, un amante delle scommesse che compra la moglie di Django come compagna,[40] ma, a causa degli impegni per la campagna pubblicitaria del film Il dittatore, anch'egli dovette lasciare la parte.

    DISTRIBUZIONE

    Il primo trailer ufficiale del film è stato messo online il 6 giugno 2012,[41] per poi essere proiettato durante l'anteprima statunitense del film diretto da Ridley Scott Prometheus l'8 giugno seguente.[42] Il 13 giugno sono stati distribuiti un breve teaser trailer internazionale[43] e il trailer in italiano.[44] Il 10 ottobre è stato distribuito da Apple Trailer un secondo full trailer del film che, rispetto al primo, presenta molte scene inedite[45][46] e il 24 ottobre è stato distribuito dal sito del Corriere della Sera il secondo trailer in italiano.[47] Il 28 novembre è stato infine distribuito il trailer finale in lingua inglese del film.[48]
    Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 25 dicembre 2012,[49] mentre in Italia l'uscita, inizialmente prevista a partire dal 4 gennaio 2013,[50] è stata posticipata al 17 gennaio.
    Il 4 gennaio 2013 a Roma si è svolta la premiere del film. All'evento erano presenti il regista Quentin Tarantino e gli attori Jamie Foxx, Kerry Washington, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz e Franco Nero. L'unico a mancare è stato Leonardo Di Caprio.

    INCASSI

    Negli Stati Uniti, nel primo weekend di programmazione ha incassato 30.688.000 dollari, invece, al 31 dicembre 2012, il film aveva incassato 64 milioni di dollari,[52] mentre il 7 gennaio 2013 ha superato i 100 milioni.[53] Dopo il terzo week-end è arrivato a 125 milioni di dollari incassati. E' il film di Quentin Tarantino che ha incassato di più al botteghino.[54][55] In Italia il film ha incassato circa 405.000 euro il 17 gennaio 2013 primo giorno di proiezione, in circa 500 sale, nonostante fosse un giovedì; i due giorni successivi ha superato la soglia dei 2 milioni. Dopo il primo weekend di proiezione, si è portato subito al primo posto con 3.454.936 milioni di euro incassati.
    Con i quasi 140 milioni incassati negli Stati Uniti, Django Unchained, è il maggior incasso di sempre per la The Weinstein Company.

    COLONNA SONORA

    Se si escludono alcune tracce composte da Robert Rodríguez e RZA per Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2, è la prima volta che la colonna sonora di un film diretto da Tarantino prevede brani originali scritti appositamente per la pellicola. Tra le tracce originali incluse nella colonna sonora ci sono 100 Black Coffins, prodotta da Rick Ross e Jamie Foxx, Who Did That To You? di John Legend, Ancora qui composta da Ennio Morricone, scritta e cantata da Elisa, Freedom eseguita da Anthony Hamilton e Elayna Boynton e Ode to Django di RZA. La colonna sonora comprende diversi brani tratti da altre colonne sonore di altri film come Django, Città violenta, I crudeli, Lo chiamavano King, Gli avvoltoi hanno fame, I lupi attaccano in branco, I giorni dell'ira, Lo chiamavano Trinità..., Sotto tiro e Battle Royale. Il musicista Frank Ocean scrisse una canzone per il film ma, nonostante Tarantino l'abbia definita una straordinaria ballata, non ha potuto inserirla nel film perché non c'era una scena adatta. L'album ufficiale è uscito negli Stati Uniti il 18 dicembre 2012,[56] la tracklist contiene solo una parte dei brani inseriti nel film.

    TRACCE

    Tracce [modifica]
    James Russo – Winged
    Luis Bacalov – Django
    Ennio Morricone – The Braying Mule
    Christoph Waltz e Jamie Foxx – In that Case Django, After You...
    Luis Bacalov – Lo chiamavano King (His Name Was King)
    Anthony Hamilton e Elayna Boynton – Freedom
    Don Johnson e Christoph Waltz – Five-Thousand-Dollar Nigga's and Gummy Mouth Bitches
    Luis Bacalov – La corsa (2nd Version)
    Don Stroud – Sneaky Schultz and the Demise of Sharp
    Jim Croce – I Got a Name
    Riz Ortolani – I giorni dell'ira
    Rick Ross – 100 Black Coffins
    Jerry Goldsmith – Nicaragua
    Samuel L. Jackson e Leonardo DiCaprio – Hildi's Hot Box
    Ennio Morricone – Sister Sara's Theme
    Ennio Morricone e Elisa – Ancora qui
    James Brown e 2Pac – Unchained (The Payback/Untouchable)
    John Legend – Who Did That To You?
    Brother Dege – Too Old to Die Young
    Samuel L. Jackson – Stephen the Poker Player
    Ennio Morricone – Un monumento
    Samuel L. Jackson e Jamie Foxx – Six Shots Two Guns
    Annibale e I "Cantori moderni" di Alessandroni – Trinity (Titoli)

    MARKETING

    Prima del teaser poster ufficiale, pubblicato nell'aprile del 2012,[57] le case di produzione del film utilizzarono una fan art realizzata dal graphic designer romano Federico Mancosu: l'artwork fu pubblicato sul suo sito nel maggio del 2011, a pochi giorni dal rilascio del titolo e della sinossi ufficiale della pellicola.[58] Nell'agosto del 2012, sotto esplicita richiesta del regista Quentin Tarantino, le case di produzione del film acquistarono i diritti del poster per poterlo utilizzare a fini promozionali.[59] L'artwork e parti di esso sono stati utilizzati come avatar per profili ufficiali nei social network, per eventi promozionali, nei trailer e all'interno del set durante le riprese del film (abbigliamento e accessori per lo staff, director's chair, crew pass, clapboard, ecc.).[60]
    La DC Comics ha realizzato una versione a fumetti del film: il 28 novembre 2012 sono state diffuse online le prime immagini tratte dall'albo n.1, che ritrae le sequenze presenti nel trailer.

    CITAZIONI

    Il film si apre con la stessa traccia e gli stessi caratteri tipografici dei titoli di testa del Django originale di Sergio Corbucci.
    La scena iniziale ricorda l'inizio del film Spartacus di Stanley Kubrick.
    Possibile citazione anche di "Django 2", tardissimo sequel di "Django" diretto da Nello Rossati nel 1987 ed interpretato sempre da Franco Nero (con Donald Pleasence e Christopher Connelly). In questo film, infatti, Django deve liberare sua figlia rapita dallo schiavista ungherese Orlowsky, che trasporta schiavi da far lavorare nella sua miniera.
    Ascoltando Beethoven, il Dr. Schultz ha dei flashbacks di violenza che lo fanno agitare, altro riferimento ad un film di Stanley Kubrick, in questo caso Arancia meccanica.
    La frase pronunciata alla fine da Samuel L. Jackson, interrotta dall'esplosione della dinamite, è un omaggio al finale de Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone.
    La scena in cui Django torna cavalcando a Candyland, senza sella e con un fucile in mano, è un omaggio ad una scena del film Navajo Joe di Sergio Corbucci.
    Poco prima dell'arrivo a Candyland, i protagonisti e l’antagonista si fermano alla capanna dei guardiani del campo. Il guardiano che esce dalla porta della capanna e fissa Django a cavallo, poggiando la mano sulla staccionata, è Ted Neeley, che impersona Gesù nell'originale Jesus Christ Superstar.
    La parte del film ambientata in inverno che vede protagonisti Django e il Dr. King Schultz, e che si conclude con una didascalia che descrive il lasso temporale trascorso, è un omaggio a Sentieri selvaggi, film di John Ford con John Wayne.
    La scena del film ambientata in inverno, con Django che si allena a sparare contro il pupazzo di neve, è un chiaro omaggio al film "I giorni dell'ira" di Tonino Valerii (la stessa traccia musicale è tratta dai titoli di testa di questo film). Anche il contesto è molto simile: nel film di Valerii il personaggio di Frank Talby, interpretato da Lee Van Cleef, impartisce ad un inesperto Giuliano Gemma (il giovane Scott) alcune lezioni per diventare un buon pistolero.
    La scena in cui Broomhilda viene frustata richiama la sequenza in cui, nello Django di Corbucci, Maria (Loredana Nusciak) viene frustata dai messicani.
    La scena in cui Quentin Tarantino salta per aria in seguito ad un'esplosione di dinamite è un chiaro omaggio ad una delle scene iniziali di Giù la testa quando il complice di Rod Steiger muore nello stesso modo testando della nitroglicerina.
    Nella scena finale prima dell'esplosione di Candyland Broomilda si tappa le orecchie esattamente come Rod Steiger nel film di Sergio Leone Giù la testa quando Sean, il bombarolo irlandese, fa saltare in aria il ponte dove poco prima si era rifugiato l'esercito messicano.
    Franco Nero, il protagonista del Django originale di Sergio Corbucci, appare in questo film come Amerigo Vassepi, uno schiavista che incontra Django ad uno scontro fra afroamericani. Franco Nero chiede a Jamie Foxx quale fosse il suo nome e Foxx gli risponde: "Django. D-J-A-N-G-O. La D è muta" e Nero risponde: "Lo so", come a simboleggiare la sua familiarità al personaggio. Si tratta di un chiaro omaggio al film originale, tant'è che una delle prime scelte fatte da Tarantino scrivendo il film è stata quella di chiamare Franco Nero per questo cameo, in quanto profondamente affezionato (e ispirato) dal film di Corbucci e dal personaggio di Django. Nell'edizione italiana, il suo personaggio è doppiato dallo stesso Nero. Nell'edizione in lingua originale Franco Nero recita in italiano tranne durante il dialogo con Django, in cui parla in inglese.
    In una breve sequenza, Django porta la propria sella in spalla, come il Django originale all'inizio del film di Corbucci e come Terence Hill in una sequenza del film "Il mio nome è nessuno".
    Django ed il Dr.Schultz nella prima parte del film vanno a caccia dei tre fratelli Brittle proprio come il protagonista di Lo chiamavano King: John Marley, detto King, è infatti un cacciatore di taglie che insegue i tre fratelli Benson, fuorilegge implicati in un traffico di armi. King é anche il nome con cui si fa chiamare il Dr. Schulz. Inoltre nella colonna sonora del film di Tarantino c'è il brano "Lo Chiamavano King (His Name Is King)" di Luis Bacalov e cantato da Edda Dell’Orso.
    Quando Django spara al primo dei fratelli Brittle gli dice: "Mi piace come muori, giovane!". E' un riferimento ad un dialogo tra Django ed un membro della setta degli incappucciati rossi nell'originale di Corbucci: infatti Django si rivolge al nemico chiamandolo "fratello" e quando questi gli chiede in tono minaccioso "Che cosa hai detto?", il pistolero risponde "Non importa... Quello che importa è che voi state per morire!"
    La scena del combattimento fra Mandingo, precisamente nel momento in cui un combattente strappa l'occhio all'altro, oltre ad essere un'autocitazione a Kill Bill Vol. 2, è anche una citazione al film The Killer di John Woo.
    La scena in cui il Dr. King Schultz spara a Calvin Candie proprio sul fiore all'occhiello della giacca è un chiaro riferimento alla scena del duello tra Tony Musante e Jack Palance nel Il mercenario di Sergio Corbucci. Anche il suo modo di morire è una citazione: Candie infatti cade poggiandosi sul mappamondo, come Peter Sellers nel ruolo di Clouseau in La Pantera Rosa di Blake Edwards.
    La sciarpa rossa indossata come una bandana dalla donna con gli scagnozzi di Calvin Candie è la stessa che indossano gli sgherri del Gen. Hugo Rodriguez in Django del 1966.
    Altro riferimento a Django di Sergio Corbucci si ha nella scena finale, quando Stephen dice a Django che la pistola ha solo 6 colpi; di tutta risposta Django ne tira fuori un'altra. Nel film del 1966 Django riesce misteriosamente, nonostante la pistola abbia 6 colpi, a spararne un settimo.
    Nella prima scena, nella cittadina che si scandalizza per Django che monta un cavallo, si vede chiaramente la testa di Jamie Foxx passare tramite un gioco di prospettiva dentro un cappio, omaggio al finale de Il buono, il brutto e il cattivo, quando vi è la stessa inquadratura della testa di Eli Wallach dentro un cappio da impiccato.
    Una palese citazione al capolavoro di Martin Scorsese Taxi Driver (che Tarantino ha affermato più volte di amare) è la pistola del Dottor King Schultz, la quale esce dalla manica di Waltz esattamente come quella di Travis Bickle, per poi commettere il primo omicidio nello stesso identico modo: Schultz spara all'intestino dello sceriffo ferendolo gravemente (ma non uccidendolo), esattamente come avviene fra Travis e Sport nel film di Scorsese. Altro riferimento alla scena finale del medesimo film, è l'inquadratura delle pareti insanguinate alla fine del conflitto a fuoco.
    La piccola pistola utilizzata dal Dottor Schultz è simile a quella del pistolero Sartana nel celebre ciclo di films. La stessa modalità di utilizzo (pistola celata nella manica e sfoderata con maestria da prestigiatore) ricorda il personaggio nerovestito interpretato da Gianni Garko.
    Il personaggio di Calvin Candie (interpretato da Leonardo DiCaprio), durante la cena con Django (Jamie Foxx) e il Dr. King Schultz (Christoph Waltz), per decidere le trattative d'acquisto di uno dei suoi migliori schiavi, si fa portare uno scrigno contenente un teschio; Calvin lo taglierà con una sega esponendo le sue tesi razziste sulla capacità cranica delle razze inferiori. È un'esplicita citazione da Addio zio Tom di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi. Nel film dei due registi italiani infatti, le stesse tesi, legate alle ricerche di Samuel A. Cartwright, vengono ricostruite in una sequenza che racconta in forma drammatizzata le idee e la prassi di Cartwright[62]
    Il nome del saloon è Minnesota Clay: ha lo stesso nome di un'altra pellicola di Sergio Corbucci.
    Le acrobazie che Django fa compiere al cavallo nel finale del film sono un omaggio a Lo chiamavano Trinità..., del quale contestualmente è ripreso il tema principale che accompagna il finale e i titoli di coda.
    Quando stanno per giungere a Candyland Candie, il dottor Schultz, Django e gli scagnozzi di Candie attraversano un viale alberato che è un riferimento a Via col vento poiché è presente un viale molto simile.
    La guardia del corpo di Candie, Butch, ha una doppietta a canne mozze che tiene appoggiata alla spalla quando cammina. È una posa che ricorda molto quella di Franco Nero in Keoma, di Enzo G. Castellari. Infatti, anche Keoma ha una doppietta a canne mozze che, quando è a cavallo, porta appoggiata alla spalla. Inoltre Butch è anche il nome di uno dei tre principali antagonisti del film.
    Nella prima scena, in cui il Dr. King Schultz uccide i due fratelli mercanti di neri, il fratello che non muore subito implora gli schiavi di portarlo a El paso da un dottore. El paso è il posto dove si trovava la banca che El indio, personaggio del film Per qualche dollaro in più di Sergio Leone, voleva rapinare. Inoltre è anche il posto dove Beatrix Kiddo, in Kill Bill vol. I, doveva sposarsi.
    L'ombra di Django quando apre la porta per liberare la moglie è simile a l'ombra di Clint Eastwood nei film di Sergio Leone.
    La scena in cui il Dr. Schultz (Christoph Waltz) utilizza la dinamite per far saltare in aria Big Daddy (Don Johnson) e i suoi seguaci, è un omaggio al film di Sergio Leone e Tonino Valerii Il mio nome è nessuno; infatti Jack Beauregard (Henry Fonda) fa saltare in aria in un modo analogo i componenti del Mucchio Selvaggio. Inoltre, sia gli occhiali del dottore, sia il mirino del fucile sono molto simili a quelli di Jack Beauregard.
    La scena in cui il mandingo viene dilaniato dai cani, è un chiaro riferimento alla scena iniziale del film "Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro" di Lucio Fulci.
    Il dr. Shultz fischietta la colonna sonora del film "Django" di Sergio Corbucci mentre sostituisce il denaro contenuto nel dente, con la dinamite.
    Broomhilda assume il cognome della sua proprietaria tedesca, Von Shaft. Chiaro riferimento al più classico dei film Blaxploitation "Shaft" con la colonna sonora e interpretazione di Isaac Hayes.

    ALTRI RIFERIMENTI AI FILM DI TARANTINO

    Nel film vi sono vari riferimenti ad altri film di Quentin Tarantino, come ad esempio:
    In ben due occasioni, nel corso del film, viene riproposto il celebre movimento circolare di camera che apre Le iene: sia nella scena in cui Mr. Candie sostiene che Django sia "un nero su 10.000" e sia nella scena in cui Django convince gli impiegati della ditta mineraria a liberarlo.
    Il classico stallo alla messicana, che nel film si trova verso la fine, quando il Dottor Schultz non vuole dare la mano a Mr. Candie, si trova anche ne Le iene, in Una vita al massimo, in Pulp fiction e in Bastardi senza gloria.
    Il modo in cui il Dottor King Schultz si tocca i baffi è un chiaro riferimento a Kill Bill vol. 2 in quanto anche il maestro Pai Mei ha uno strano modo di "aggiustarsi" il pizzetto.
    Come in Pulp Fiction e in altre pellicole del regista, i protagonisti "entrano nei personaggi".
    Vi è un'inquadratura sulla testa di Samuel L. Jackson seduto su una poltrona identica a quella dello stesso attore in Jackie Brown, quando nel finale telefona a Robert Forster.
    Un riferimento a Kill Bill vol. 2 è presente nel momento in cui, nella scena della lotta dei Mandingo, uno cava gli occhi dell'altro: la stessa cosa avviene quando Beatrix Kiddo (Uma Thurman) cava l'unico occhio rimanente di Elle Driver (Daryl Hannah).
    Un ulteriore riferimento a Bastardi senza gloria è l'esclamazione del Dottor King Schultz prima di far esplodere il suo carro e far disperdere il Ku Klux Klan "auf wiedersehen", usato nel film precedente da Hugo Stiglitz proprio prima di sparare ad un ufficiale tedesco.
    Il nome del Dottor King Schultz (Christoph Waltz) è un ulteriore riferimento a Kill Bill in cui la lapide con la quale viene seppellita viva la protagonista è Paula Schultz.
    Quando gli uomini di Candie entrano in casa dal piano superiore, prima che Django venga catturato, si può notare come la scena ricordi l'ingresso nella "Casa delle foglie blu" degli "88 folli" in Kill Bill Vol. 1 .
    Quando Django si arrende agli uomini di Candie, un attimo dopo la sparatoria in cui il dott. Schultz perde la vita, il tipo di inquadratura che riprende numerosi cadaveri dall'alto ricorda molto Kill Bill vol. 1 quando gli sceriffi indagano sullo sterminio di El Paso.
    La scena della sparatoria dal punto in cui il dott. Schultz viene ucciso fino a prima che Django si arrenda è un chiaro riferimento all'analoga scena presente in Una vita al massimo.
    Ulteriore riferimento a Kill Bill è la frase che Django rivolge a Stephen intimandogli di non andarsene, proprio come fa La Sposa dopo aver ucciso gli 88 folli "tu no, Sophie".
    Il nome del personaggio Curtis Carrucan appare anche nel libro che legge Esteban Vihaio nell'ultimo capitolo di Kill Bill vol. 2 , intitolato The Carrucan's of Kurrajon.
    In una parte della scena iniziale, mentre scorrono i titoli di testa, l'inquadratura insiste sul profilo di Django; la stessa tecnica fu adottata in Jackie Brown, mostrando il profilo della protagonista del film.
    Come in Bastardi senza gloria, anche in Django Unchained una delle scene finali prevede l'esplosione di un edificio. Nel primo film si tratta del cinema gestito da Shoshanna, nel secondo della residenza di Calvin Candie.
    Il Dottor Schultz (Christoph Waltz) chiede a Broomhilda di parlare tedesco, riferimento alla scena iniziale di Bastardi senza gloria, quando Hans Landa chiede a Perrier LaPedite di parlare inglese con il fine di non far intendere il contenuto del discorso. Inoltre, nella stessa scena di Bastardi senza gloria è possibile ascoltare il motivo di Beethoven che in Django suona Lara Lee Candie, sorella di Calvin, durante la stipulazione del contratto.
    Nel momento in cui Django e il dr. Schultz verificano l'archivio per cercare Broomhilda, è possibile apprezzare l'inquadratura tipica della colazione tra Vincent e Jules in Pulp Fiction.
    Nella scena finale Django spara nel ginocchio a Stephen, riferimento sia alle iene, Mr. White informa Mr. Orange che la pancia è insieme al ginocchio il punto che provoca più dolore se si è colpiti, sia a Kill Bill, in cui Bill dice la stessa cosa a Beatrix, prima di spararle il siero della verità nel ginocchio.
    Durante la cena con Django e il dr. Schultz Mr Candie (Leonardo Di Caprio) mima con le dita il numero "tre", chiaro riferimento alla scena nello scantinato di Inglorious Basterds, quando il militare inglese travestito da nazista con tale gesto si fa smascherare dai tedeschi
    La scena in cui Broomhilda viene rinchiusa nella capanna dei guardiani del campo dopo che Django viene smascherato è la stessa in Pulp Fiction dove Marcellus Wallace viene legato per essere sodomizzato da Maynard e Zed: la telecamera esce dalla stanza e alla chiusura della porta la colonna sonora si interrompe.

    ANACRONISMI

    La vicenda è ambientata nel 1858, ma la dinamite è stata inventata da Alfred Nobel nel 1867. Tale anacronismo è presente anche nel film Il buono, il brutto, il cattivo (pellicola omaggiata da Tarantino nella scena finale), dal momento che la dinamite è stata appunto inventata due anni dopo dalla fine della guerra. Tutte le tecnologie delle armi inoltre rimandano al periodo appena successivo alla guerra di secessione, e non a quello precedente, in cui le pistole a tamburo erano prive di cartucce prefabbricate e di uso limitato, le armi ad avancarica erano ancora più diffuse di quelle a retrocarica, e quelle a retrocarica erano in genere a colpo singolo. Diverse armi da fuoco presenti nel film nel 1858 però esistevano già allo stadio di prototipo o erano in procinto di essere inventate.
    Nella didascalia iniziale, si legge "1858: tre anni prima della guerra civile". La Guerra civile americana è in realtà iniziata nel 1861, con la Battaglia di Fort Sumter; la vicenda del film si svolge, quindi, TRE anni prima della guerra civile.
    Il Ku Klux Klan venne fondato, in realtà, solo dopo la Guerra civile americana. Inoltre i membri di questa organizzazione iniziarono a compiere le loro azioni col volto coperto da un cappuccio bianco solo a partire dai primi anni del Novecento.
    A casa di Candie c'è una copia del busto di Nefertiti, che è stata scoperta solo nel 1912.
    Gli occhiali da sole sono arrivati in America solo nel 1929 [senza fonte].
    All'epoca non esisteva la birra alla spina [senza fonte].
    Per Elisa di Beethoven è stata composta nel 1810, ma pubblicata solo nel 1867.
    L'opera L'anello del Nibelungo di Richard Wagner è stata rappresentata per la prima volta il 18 agosto 1876, anche se Il cantico dei Nibelunghi da cui è tratta è stato composto nel 1200.
    L'epiteto "son of a bitch" (figlio di puttana) viene usato dagli yankee solo dopo la Prima guerra mondiale.

    CURIOSITA'

    Il regista Quentin Tarantino, com'è solito fare, si è riservato una piccola parte all'interno della pellicola. In questo caso il suo personaggio è anche funzionale allo svolgimento della trama, infatti è il primo scagnozzo a credere alle parole di Django, prima di parlarne agli altri. Inoltre il suo personaggio appare molto prima nel film a testa coperta: egli, infatti, è uno dei membri del Ku Klux Klan nella scena dei cappucci bianchi. Per la precisione è l'ultimo incappucciato a parlare, quello con i guanti neri.
    Come in molti altri film in cui Tarantino ha anche recitato, muore in maniera violenta: mentre ne Le iene gli veniva sparato alla testa per poi morire dissanguato, in questo film viene invece ucciso quando Django spara ai candelotti di dinamite che teneva in una borsa che stava trasportando.
    Quando il dottor Schultz spara ad uno dei fratelli Brittle che scappa in un campo, vediamo il suo sangue macchiare il cotone coltivato. In un'intervista, Tarantino dichiara che quell'immagine del cotone macchiato di sangue sia la metafora perfetta della vendetta da parte degli schiavi e la realtà stessa di questi che, tagliandosi con le piante, macchiavano il cotone.
    Il regista Quentin Tarantino utilizza, soprattutto nella prima parte del film, le zoommate tipiche dei film del genere italiano degli anni '60. Questa scelta stilistica viene sfruttata per presentare nuovi personaggi (Calvin Candie) e anche per enfatizzare una particolare battuta, oltre ad essere un omaggio a quel cinema.
    Con questo film il numero di pellicole in cui Quentin Tarantino ha utilizzato come attore Samuel L. Jackson sale a 5, diviene così il suo collaboratore più frequente, mentre Zoë Bell ha collezionato 4 partecipazioni.
    Nella scena in cui Calvin Candie, la sorella, il dottor Schultz e Django sono a tavola, mentre Leonardo Di Caprio sbatte violentemente i pugni sul tavolo, notiamo che, in uno shot seguente che ha la mano insanguinata, l'attore aveva rotto un bicchiere mentre girava la scena e si era tagliato, ha continuato senza indugio nella recitazione fino alla fine della scena. Tarantino successivamente ha girato un'altra scena con la mano di Di Caprio bendata, ma ha preferito usare l'altra scena, anche per omaggiare la performance dell'attore.
    L'outfit blu elettrico che indossa Jamie Foxx nella prima parte del film è molto simile a quello raffigurato nel quadro The Blue Boy di Thomas Gainsborough, il quale ha ispirato il film Il ragazzo in blu di Friedrich Wilhelm Murnau. Il regista tedesco è famoso per aver inventato una particolare tecnica cinematografica che si chiama Unchained, come il titolo del film di Tarantino.
    Come anche in molti altri film di Quentin Tarantino, sono presenti scene di accanimento sui genitali dei personaggi maschili:
    In Pulp Fiction toccava a Zed, in Kill Bill ad uno degli 88 Folli, in Planet Terror al regista stesso (che impersonava un soldato stupratore), in Bastardi senza gloria ad un ufficiale tedesco, in Sin City ad alcuni agenti di polizia e ad altri personaggi minori. In Django Unchained tocca invece ad uno dei guardiani dei lottatori di mandingo appena uscito da una vasca (a cui viene sparato in modo simile a Zed di Pulp Fiction) e ad uno degli uomini di Calvin Candie (che precedentemente aveva tentato, venendo poi fermato, di castrare il protagonista).
    È il film di Quentin Tarantino che ha incassato di più al box-office.
    Il nome del personaggio interpretato da Walton Goggins è Billy Crash, come il cantante americano Billy "Crash" Craddock.
    L'attore James Remar interpreta due ruoli nel film, prima Ace Speck e successivamente la guardia del corpo di Mister Candie ovvero Butch Pooch.

    RICONOSCIMENTI

    2013 - Premio Oscar
    Nomination Miglior film a Quentin Tarantino
    Nomination Miglior attore non protagonista a Christoph Waltz
    Nomination Miglior sceneggiatura originale a Quentin Tarantino
    Nomination Migliore fotografia a Robert Richardson
    Nomination Miglior montaggio sonoro a Wylie Stateman
    2013 - Golden Globe
    Miglior attore non protagonista a Christoph Waltz
    Miglior sceneggiatura a Quentin Tarantino
    Nomination Miglior film drammatico
    Nomination Miglior regista a Quentin Tarantino
    Nomination Miglior attore non protagonista a Leonardo Di Caprio
    2013 - BAFTA Award
    Nomination Miglior regia a Quentin Tarantino
    Nomination Migliore attore non protagonista a Christoph Waltz
    Nomination Migliore sceneggiatura originale a Quentin Tarantino
    Nomination Miglior montaggio a Fred Raskin
    Nomination Miglior sonoro a Mark Ulano, Michael Minkler, Tony Lamberti e Wylie Stateman.
     
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    I MAGHI DEL CRIMINE

    Titolo originale Now You See Me
    Lingua originale inglese
    Paese di produzione USA
    Anno 2013
    Durata 115 min

    Regia Louis Leterrier
    Soggetto Boaz Yakin, Edward Ricourt
    Sceneggiatura Ed Solomon, Boaz Yakin, Edward Ricourt
    Produttore Alex Kurtzman, Roberto Orci
    Produttore esecutivo Bobby Cohen, Stan Wlodkowski, Boaz Yakin
    Casa di produzione K/O Paper Products, Summit Entertainment
    Distribuzione (Italia) Universal Pictures
    Fotografia Larry Fong, Mitchell Amundsen
    Montaggio Robert Leighton, Vincent Tabaillon
    Musiche Brian Tyler
    Scenografia Peter Wenham
    Costumi Jenny Eagan

    INTERPRETI E PERSONAGGI:

    Jesse Eisenberg: J. Daniel Atlas
    Mark Ruffalo: Dylan Rhodes
    Morgan Freeman: Thaddeus Bradley
    Isla Fisher: Henley Reeves
    Woody Harrelson: Merritt McKinney
    Mélanie Laurent: Alma Dray
    Michael Caine: Arthur Tressler
    Dave Franco: Jack Wilder
    Common: Evans
    Michael Kelly: agente Fuller
    David Warshofsky: Cowan
    Laura Cayouette: donna ipnotizzata
    Conan O'Brien: se stesso
    Elias Koteas: Lionel Shrike
    José Garcia: Étienne Forcier


    Now You See Me - I maghi del crimine (Now You See Me) è un film del 2013 diretto da Louis Leterrier.
    Il cast è composto da Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Mélanie Laurent, Michael Caine, Dave Franco e Woody Harrelson.

    TRAMA

    Un gruppo di maghi (l'illusionista J. Daniel Atlas, l'escapista Henley Reeves, il prestigiatore Jack Wilder e il mentalista Merritt McKinney) ricevono dei tarocchi da una misteriosa figura incappucciata che li ha osservati per mesi mentre eseguivano i loro trucchi; seguendo le tracce riportate sulle carte si ritrovano tutti insieme in un appartamento abbandonato dove scoprono degli ologrammi con le istruzioni per complicatissimi numeri di magia. Un anno dopo i maghi, adesso chiamati I Quattro Cavalieri, debuttano in un prestigioso show a Las Vegas sponsorizzato dal magnate di una compagnia assicurativa, Arthur Tressler. Per il numero finale dello spettacolo, i quattro "teletrasportano" un uomo del pubblico a Parigi, nel caveau della sua banca, per poi attivare un getto d'aria che lo riporta a Las Vegas insieme a ben tre milioni di euro, che piovono sul pubblico in delirio. Effettivamente, nello stesso momento il caveau viene aperto e viene trovato vuoto.
    L'FBI e l'Interpol incaricano rispettivamente gli agenti Dylan Rhodes e Alma Dray di investigare su questo assurdo caso. L'interrogatorio ai Quattro Cavalieri li lascia senza alcuna risposta, poiché non ci sono prove di come effettivamente essi abbiano fatto a rapinare la banca trovandosi a migliaia di km di distanza. Non potendo addurre come motivazione la vera magia, i quattro vengono rilasciati, nonostante abbiano chiaramente annunciato nuovi "trucchi" di questo tipo. Rhodes e Dray incontrano allora Thaddeus Bradley, un ex-mago che ora conduce un programma televisivo in cui smaschera i trucchi degli illusionisti: in pochi minuti l'uomo smonta l'intero trucco dei Quattro Cavalieri, dimostrando come non ci sia stata nessuna magia: essi avevano rapinato la banca settimane prima per poi indurre il pubblico a credere di averlo fatto durante lo show mediante delle illusioni.............................

    PRODUZIONE

    Le riprese del film sono iniziate nell'aprile 2012 e si sono svolte tra Las Vegas, New Orleans, New York e Parigi. Il budget totale del film film è stato di 75 milioni di dollari.

    PROMOZIONE

    Il 13 maggio 2013 è stato diffuso online il trailer italiano del film.

    DISTRIBUZIONE

    Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi dalla Summit Entertainment il 31 maggio 2013. In Italia è uscito l'11 luglio dello stesso anno. Al 20 agosto il film ha incassato complessivamente 274.049.297 $,di cui 116.049.297 $ negli Stati Uniti e 158.000.000 $ nel resto del mondo.

    RECENSIONI

    In Italia, la pellicola ha avuto giudizi contrastanti, a volte entusiasti, altre volte tiepidi, in alcuni casi apertamente delusi:
    Il rapporto tra reale e finto, tra palcoscenico e vita è il primo comandamento dello spettacolo e la scorciatoia più facile per arrivarci è raccontare una grande magia: vedi il capolavoro teatrale di Eduardo-Strehler e il recente Mago di Oz. La sorpresa, che coinvolge uno del pubblico teletrasportato a distanza con la mente per rubare nel caveau d'una banca di Parigi, facendo poi piovere il bottino in sala, è applicata a un thriller da colpo grosso. Rispettando l'entertainment con l'optional del clima di New Orleans, Louis Leterrier, autore dedito a Hulk e ai Titani, è alle prese con una variazione di Ocean's Eleven al paranormale. Dove la cosa buffa è proprio il clan che conosciamo a rate all'inizio, quattro cavalieri cialtroni del mistero reclutati con lettera anonima: Jesse Eisenberg, il mago da strada, sempre più bravo (Social Network) che seduce con le carte da gioco, un po' David Copperfield; il sensitivo Woody Harrelson che ipnotizza, legge e ricatta mente e portafoglio, il prestigiatore Dave Franco che non disdegna il borseggio, la coraggiosa Isla Fisher che, come Houdini, fa il bagno chiusa a lucchetto in una grande vasca abitata dai piranha. Per buon peso, ecco il detective Mark Ruffalo, poco incline al mistery', e dotato di bella collega, il prestidigitatore telegiornalista Morgan Freeman e infine il jolly miliardario e arrogante Michael Caine. (...) Pur molestato da un titolo inglese, il divertimento originale è assicurato, gli interrogativi pullulano, il gioco è ironico e i caratteri sono un bel campionario umano e disumano arredato con una psicologia turbata e folk. Un insieme che ha solo bisogno di continuare a superarsi nelle sorprese, anche in saldo, ma il congegno è godibile e gli attori stanno al gioco invitando la platea a fare altrettanto, lasciandosi sedurre dalle attrattive extrasensoriali, cioè gli effetti speciali.—Maurizio Porro, "Il Corriere della Sera", 11 luglio 2013
    Quale soggetto potrebbe essere più congeniale al cinema, spettacolo per eccellenza basato sulla sospensione dell'incredulità e abituato a trescare con i maghi fin dai tempi di Georges Méliès? Malgrado il soggetto intrigante e il ricco cast infra-generazionale, tuttavia, il film non riesce a mantenere fino in fondo le promesse dell'intrigante prima parte. Sarà forse perché lo dirige Louis Leterrier, regista proveniente dal blockbuster (L'incredibile Hulk, Scontro tra titani) quindi incline a fare qualche confusione tra "magia" ed effetti speciali.—Roberto Nepoti, "La Repubblica", 11 luglio 2013
    Offre una rinfrescante alternativa al blockbuster catastrofico/fantascientifico ed è godibile e divertente come gli incredibili trucchi messi in scena dai maghi protagonisti. (...) Nonostante un eccessivo amore per i movimenti di camera, il francese Louis Leterrier si dimostra regista di smalto, l'affiatato cast è ricco di presenze divistiche (da Mark Ruffalo a Morgan Freeman a Michael Caine) e il film risulta intrigante seppur evanescente.—Alessandra Levantesi Kezich, "La Stampa", 11 luglio 2013
    Affascinante all'inizio, poi troppo macchinoso, Now You See Me - I maghi del crimine di Louis Leterrier raduna sulla scena quattro celebri illusionisti che con la complicità di trucchi spettacolari mettono a segno serie di rocambolesche rapine a danni di corrotti e potenti uomini d'affari distribuendo la refurtiva tra il pubblico.—Alessandra De Luca, "Avvenire", 11 luglio 2013
    Frizzante o irritante? È il quesito da sciogliere in questa commedia truffaldina, così dinamica da risultare evanescente, diretta dal quel Leterrier ex pupillo di Luc Besson. (...) Troppo ridicolo per essere un convincente thriller e troppo serioso per ridere al fianco di quattro simpatici illusionisti, peraltro invisibili durante il film. I protagonisti dovevano essere loro (molto divertente Woody Harrelson come ipnotista) mentre purtroppo siamo incollati alle ripicche cliché tra Fbi (Mark Ruffalo) e Interpol (Mélanie Laurent). Colpo di scena prevedibile dove il trucco si vede lontano un miglio.—Francesco Alò, "Il Messaggero", 11 luglio 2013
    Action spy-story tra il fantasy e l'avventuroso di pura adrenalina e con cast stellare diretto dal regista de 'L'incredibile Hulk', francese ma ormai operativo a Hollywood. Il trucco c'è ma stavolta non si vede davvero e sono bravi gli autori a costruire un racconto avvincente sulle tracce della tradizionale 'caccia al ladro'. Il film è di puro intrattenimento ma si offre alla metafora della crisi contemporanea, declinata sul fallimento dei colossi bancari a Stelle & Strisce che in un batter d'occhio fecero sparire i risparmi di mezza America: e se i soldi fossero scomparsi per effetto della magia?—Anna Maria Pasetti, "Il Fatto Quotidiano", 11 luglio 2013
    Piacerà anche a chi non ha una stima sconfinata per Louis Leterrier (Scontro tra titani). Tra i suoi meriti in questo film va l'aver rimesso in circolo Mélanie Laurent (Bastardi senza gloria) e l'aver reso sopportabile Woody Harrelson.—Giorgio Carbone, "Libero", 11 luglio 2013
    Bel thriller che gioca sul fascino dell'occulto ingannando, con l'illusione, anche gli occhi di chi è in sala.—Maurizio Acerbi, "Il Giornale", 11 luglio 2013.

    SEQUEL

    Il 9 agosto 2013, dopo il successo al box office del film, il CEO della Lionsgate annuncia che la produzione del sequel comincerà nel 2014, che uscirà nel 2015.
     
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173 replies since 15/10/2009, 18:42   9832 views
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