ATTORI & ATTRICI

BIOGRAFIE

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    WESLEY SNIPES

    Wesley Trent Snipes (Orlando, 31 luglio 1962) è un attore e produttore cinematografico statunitense.

    BIOGRAFIA

    Nato a Orlando, Wesley Snipes cresce a New York, nel quartiere di South Bronx: qui si iscrive alla High School for performing arts (resa famosa da Fame).
    Ritornato nella natia Florida comincia a fare la gavetta in produzioni teatrali e televisive fino a quando viene ingaggiato per quello che sarà il suo primo film: Wildcats, accanto a Goldie Hawn.
    Nel 1987 recita nella parte dell'antagonista di Michael Jackson nel video, di Martin Scorsese, Bad.
    Nel 1993 recita al fianco di Sylvester Stallone in Demolition Man, interpretando lo psicopatico Simon Phoenix. E sempre nello stesso anno lavora con Sean Connery in Sol levante, diretto da Philip Kaufman.
    Snipes è esperto in arti marziali, più specificamente nella Capoeira e nel Taekwondo (di cui è cintura nera). Anche grazie alle conoscenze di queste discipline nella sua carriera si è specializzato in film d'azione, ma tra le sue performance annovera anche film più maturi come Jungle Fever per la regia di Spike Lee.
    Nel 1997 ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile in Complice la notte alla mostra del cinema di Venezia.
    Dalla fine degli anni novanta si dedica (accanto ad altri film) alla trilogia che lo ha fatto letteralmente esplodere a livello mondiale e tratta dall'omonimo fumetto della Marvel Comics e composto di tre film (Blade, Blade II e Blade: Trinity) di cui è anche produttore; in questi 3 film sfrutta molte scene d'azione per mostrare la sua passione per le arti marziali.
    Nel 2008 è stato condannato a tre anni di carcere da un giudice federale della Florida per non avere pagato le tasse tra il 1999 e il 2001.
    Ultimamente, nel febbraio 2010 l'attore ha affermato che è stata ripresa la possibilita' che ritorni ad interpretare un nuovo capitolo nella saga dei film di Blade, in questo caso il quarto capitolo della serie..


    VITA PRIVATA

    Sposatosi per la prima volta nel 1985 a soli 23 anni con April Dubois, dalla quale ha avuto un figlio, divorzia 5 anni dopo, nel 1990. Nel 2003 si è risposato con quella che ancora oggi è la sua attuale moglie, Nakyung Park, dalla quale ha avuto 4 figli.

    FILMOGRAFIA

    Wildcats (1986)
    Fuori i secondi (1986)
    Major League - La squadra più scassata della lega (1989)
    Mo' Better Blues (1990)
    King of New York (1990)
    Jungle Fever (1991)
    New Jack City (1991)
    Passenger 57 - Terrore ad alta quota (1992)
    Chi non salta bianco è (1992)
    Scacco al Re Nero (1993)
    Sol levante (1993)
    Limite estremo (1993)
    Omicidio nel vuoto (1994)
    Demolition Man (1993)
    A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar (1995)
    Money Train (1995)
    Vita di cristallo (1995)
    The Fan - Il mito (1996)
    Complice la notte (1997)
    Murder at 1600 - Delitto alla Casa Bianca (1997)
    Blade (1998)
    U.S. Marshals - Caccia senza tregua (1998)
    Future Sport (1998)
    L'arte della guerra (2000)
    Time X - Fuori tempo massimo (ZigZag, 2002)
    Blade II (2002)
    Liberty Stands Still (2002)
    Undisputed (2002)
    Unstoppable (2004)
    Blade: Trinity (2004)
    7 Seconds (2005)
    Nuclear Target (2005)
    Hard Luck (2006)
    The Detonator - Gioco Mortale (2006)
    Chaos (2006)
    Rischio supremo (The Contractor, 2007)
    L'arte della guerra 2 (2008)
    Gallowwalker (2009)

    DOPPIATORI ITALIANI

    Alessandro Rossi in: Mo' Better Blues, King of New York, Sol levante
    Massimo Lodolo in: Jungle Fever
    Roberto Pedicini in: New Jack City, Murder at 1600 - Delitto alla Casa Bianca
    Tonino Accolla in: Major League - La squadra più scassata della lega, Chi non salta bianco è, Passenger 57 - Terrore ad alta quota, Omicidio nel vuoto
    Marco Mete in: Demolition Man
    Sergio Rubini in: A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
    Massimo Corvo in: Money Train
    Francesco Pannofino in: Vita di cristallo, The Fan - Il Mito, Complice la notte, U.S. Marshals - Caccia senza tregua, Blade, Blade II, Blade: Trinity, Detonator - Gioco mortale, Nuclear Target, 7 Seconds, Caos, Rischio supremo, L'arte della guerra 2
    Luca Ward in: Liberty Stands Still
    Fabrizio Pucci in: L'arte della guerra
    Stefano Mondini in: Undisputed
    Massimo De Ambrosis in: Hard Luck - Uno strano scherzo del destino
    Angelo Nicotra nel trailer di Blade
     
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    GEMMA ARTERTON

    Gemma Christina Arterton (Gravesend (Kent), 12 gennaio 1986) è un'attrice britannica.

    BIOGRAFIA

    La Arterton è figlia di Barry, un saldatore; lei e sua sorella, Hannah Jane Arterton (nata nel 1989 a Gravesend), sono state cresciute dalla madre, Sally Heap. Arterton ha lavorato come commessa in una agenzia di trucco. Dopo aver frequentato la Gravesend Grammar School for Girls a Gravesend e un corso di arti al Teatro Miskin a Dartford, ha terminato la sua formazione presso la Royal Academy of Dramatic Art. Inizia a far parlare di se alla fine del 2007, quando la produzione del ventiduesimo film della saga di James Bond annuncia che sarà lei la nuova Bond girl.
    L'annuncio arriva al termine di un anno per lei comunque importante dato che l'ha vista recitare in due importanti produzioni: St. Trinian's (del quale reciterà anche il sequel) di Oliver Parker e Barnaby Thompson (dove ha incontrato Caterina Murino) e RocknRolla di Guy Ritchie. Nel 2009 prende parte al film I Love Radio Rock. Nel 2010 prende parte ai film Scontro tra titani e Prince of Persia: Le sabbie del tempo.

    VITA PERSONALE

    Arterton è stata fidanzata con John Nolan, un tecnico degli effetti speciali, con il quale ha rotto nel 2008. Nel luglio 2009, la Arterton ha celebrato il suo fidanzamento a Londra con Stefano Mioni, uno stunt-driver incontrato sul set di Quantum of Solace. La Arterton è una tifosa della Charlton Athletic Football Club.

    CURIOSITA'

    E' alta 1.70 m;
    Ha avuto il suo primo ruolo professionale quando frequentava ancora scuola di recitazione, nello stesso anno (2007) si è diplomata.
    E' stata il volto dell'Avon nel 2007, successivamente stava per diventare il nuovo volto della Rimmel ma per problemi contrattuali con l'Avon ciò non si è verificato;
    E' affetta da polidattilia dalla nascita, ma quando è stata scelta come Bond-girl per Quantum of Solance con un'intervento chirurgico si è fatta togliere le dita in più, infatti ne aveva 6 per mano. Ha affermato che è sempre stata orgogliosa di questa sua stranezza, e ritiene che questa la renda diversa.

    FILMOGRAFIA

    CINEMA

    St. Trinian's (2007)
    Three and Out (2008)
    Quantum of Solace (2008)
    RocknRolla (2008)
    St. Trinian's II: The Legend of Fritton's Gold (2009)
    I Love Radio Rock (2009)
    Scontro tra titani (2010)
    The Disappearance of Alice Creed (2010)
    Prince of Persia: Le sabbie del tempo (Prince of Persia: The Sands of Time) (2010)
    Tamara Drewe (2010)

    TELEVISIONE

    Capturing Mary (2007)
    Tess of the D'Urbervilles (2008)
    Lost in Austen (2008)
     
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    ADRIEN BRODY

    Adrien Brody (New York, 14 aprile 1973) è un attore statunitense.

    BIOGRAFIA

    Cresciuto nel quartiere di Queens, si iscrive giovanissimo alla scuola d'Arte drammatica incoraggiato dalla madre, Sylvia Plachy, giornalista e fotografa di origine ungherese. È ancora molto giovane quando debutta, al fianco di Mary Tyler Moore, nella sit-com televisiva Annie McGuire e nel film per la TV Home at Last diretto David Devries (1988).
    Trasferitosi a Los Angeles, ottiene nel 1993 un piccolo ruolo in Piccolo grande Aaron (King of the Hill), diretto da Steven Soderbergh. Dopo gli interlocutori Angels (Angels in the Outfield) e L'ultima volta che mi sono suicidato (The Last Time I Committed Suicide) - prodotti da case cinematografiche indipendenti -, il successo potrebbe arrivare nel 1998 con il film, girato in Australia, La sottile linea rossa (The Thin Red Line), di Terrence Malick; malauguratamente per Brody, in fase di montaggio molto del suo lavoro svolto viene tagliato.
    Ma l'attore non si dà per vinto e, incoraggiato dallo stesso Malick, invia all'attore e regista Spike Lee la videoregistrazione del suo provino; e Lee lo sceglie per la parte del sospetto serial killer nel film del 1999 S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York (Summer of Sam).
    Diretto da registi di fama come Barry Levinson (nel 1999, in Liberty Heights) e Ken Loach (nel 2000, in Bread and Roses, presentato al Festival di Cannes), Brody è ormai pronto per la consacrazione definitiva nello star system hollywoodiano che (dopo L'intrigo della collana, del 2001) puntuale arriva nel 2002, quando interpreta in Il pianista (The Pianist) l'intensa e commovente parte di Wladyslaw Szpilman, il pianista che grazie alla sua arte riuscì a sopravvivere nel ghetto di Varsavia.
    Il film - per la regia di Roman Polanski - registra un grande successo di critica e di pubblico e vale a Brody nel 2003 il Premio Oscar come miglior attore protagonista nonché il Premio César della critica.
    Nel 2003, 2004 e nel 2005 ha interpretato i film The Singing Detective, The Village e The Jacket.
    È stato fidanzato con l'attrice spagnola Elsa Pataky.
    È tuttora l'attore più giovane ad aver vinto il Premio Oscar di miglior attore a soli 29 anni.

    FILMOGRAFIA

    Home at Last, regia di David Devries - film TV (1988)
    Annie McGuire - serie TV (1988)
    New York Stories, regia di Francis Ford Coppola - episodio "La vita senza Zoe" (1989)
    Il ragazzo che gridava (The Boy Who Cried Bitch), regia di Juan José Campanella (1991)
    Piccolo grande Aaron (King of the Hill), regia di Steven Soderbergh (1993)
    Angels (Angels in the Outfield), regia di William Dear (1994)
    Jailbreakers, regia di William Friedkin - film TV (1994)
    Nothing to Lose, regia di Eric Bross (1996)
    Solo, regia di Norberto Barba (1996)
    Bullet, regia di Julien Temple (1996)
    L'ultima volta che mi sono suicidato (The Last Time I commited Suicide), regia di Stephen T. Kay (1997)
    Six Ways to Sunday, regia di Adam Bernstein (1997)
    La sottile linea rossa (The Thin Red Line), regia di Terrence Malick (1998)
    The Undertaker's Wedding, regia di John Bradshaw (1998)
    Restaurant, regia di Eric Bross (1998)
    Oxygen, regia di Richard Shepard (1999)
    Liberty Heights, regia di Barry Levinson (1999)
    S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York (The Summer of Sam), regia di Spike Lee (1999)
    Bread and Roses, regia di Ken Loach (2000)
    Harrison's Flowers, regia di Elie Chouraqui (2000)
    Love The Hard Way, regia di Peter Sehr (2001)
    L'intrigo della collana (The Affair of The Necklace), regia di Charles Shyer (2001)
    Dummy, regia di Greg Pritikin (2002)
    Il pianista (The Pianist), regia di Roman Polanski (2002)
    The Singing Detective (The Singing Detective), regia di Keith Gordon (2003)
    The Village (The Village), regia di M. Night Shyamalan (2004)
    The Jacket (The Jacket), regia di John Maybury (2005)
    King Kong (King Kong), regia di Peter Jackson (2005)
    Hollywoodland (Hollywoodland), regia di Allen Coulter (2006)
    Il treno per il Darjeeling (The Darjeeling Limited) regia di Wes Anderson (2007)
    Manolete, regia di Menno Meyjes (2007)
    The Brothers Bloom, regia di Rian Johnson (2008)
    Cadillac Records, regia di Darnell Martin (2008)
    Fantastic Mr. Fox, regia di Wes Anderson (2009)
    Giallo, regia di Dario Argento (2009)
    Splice, regia di Vincenzo Natali (2009)
    Predators, regia di Nimrod Antal (2010)
     
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    GRETA GARBO

    Greta Garbo, nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson (Stoccolma, 18 settembre 1905 – New York, 15 aprile 1990), è stata un'attrice svedese, fra le più celebri di tutti i tempi. Sedusse generazioni di appassionati di cinema con il suo carisma e il suo fascino misterioso. Per la sua bellezza e per la indiscussa bravura, venne soprannominata la Divina.

    BIOGRAFIA

    Terza di tre fratelli (Alva, morta giovanissima, e Sven), Greta Lovisa Gustafsson, figlia di Karl Alfred Gustafsson, netturbino, e di Anna Lovisa Johansson, contadina d'origine lappone, era una bimba dal carattere malinconico e piuttosto chiuso che preferiva restare sola appartata a fantasticare piuttosto che unirsi ai coetanei nel gioco; da grande confesserà che, pur considerandosi una bambina come tutte le altre, le capitava spesso di sentirsi un attimo prima molto felice, e subito dopo molto depressa. L'unico momento di gioco che si concedeva, spesso da sola nella cucina di casa, era fare teatro: si travestiva con abiti dismessi, si truccava e organizzava personali spettacoli.
    Ancora quindicenne, alla morte del padre, dovette abbandonare la scuola per contribuire al sostentamento della famiglia; si impiegò così dapprima in un negozio di barbiere e poi, scontenta di quell'occupazione, come commessa e saltuariamente modella (sono pervenute a noi alcune fotografie della già conturbante adolescente Greta, che indossava abiti e cappelli in vendita nello stesso magazzino in cui serviva i clienti al banco) nel più grande emporio di Stoccolma - il PUB - dove, casualmente, conoscerà nell'estate del 1922 il regista Erik Petschler. Sarà proprio grazie a Petschler che verrà introdotta nel mondo nel cinema, dapprima con piccole particine e via via con ruoli sempre più importanti.
    Il passaggio non sarà tuttavia agevole: Greta, infatti, dovrà superare prima una dura selezione che le consentirà di studiare gratis per tre anni all'Accademia Regia di Stoccolma; saranno sufficienti sei mesi, però, perché venga chiamata a fare un provino con Mauritz Stiller, regista finnico che, renitente alla leva, si era rifugiato in Svezia appena ventenne; Stiller aveva quarant'anni (Greta diciotto) e a quell'epoca godeva già d'una certa notorietà e era considerato un innovatore della tecnica cinematografica. L'artista omosessuale sarà per lungo tempo suo mentore e pigmalione.
    È a questo punto della sua vita che Greta Lovisa decide, su consiglio dello stesso Stiller e facendone espressa richiesta al Ministero degli Interni, di cambiare il suo nome in Greta Garbo, ispirandosi a quello del re ungherese del secolo XVII Bethlen Gabor. Anche il suo look subisce dei progressivi mutamenti. Nel tempo libero, infatti, la ragazza ama vestire comodamente, in maniera molto informale, e in tal modo inventa, forse senza esserne in principio consapevole pienamente, anche uno stile: lo stile alla Garbo, decisamente androgino, con giacche di taglio maschile, pantaloni, camicia e cravatta.
    Nel marzo del 1924 a Stoccolma viene presentato il film La saga di Gösta Berling: apprezzato dal pubblico, viene demolito dalla critica, ma Stiller decide di ripresentarlo a Berlino, dove registra un successo incondizionato. Nella città tedesca, Greta fa conoscenza con il regista Georg Wilhelm Pabst che le offre una parte nel film La via senza gioia: la pellicola si rivelerà un classico della cinematografia e servirà alla Garbo per lanciarsi verso un futuro hollywoodiano con contratto alla MGM.
    Alti e bassi (e amarezze) si alterneranno a lungo nella storia di donna e d'attrice di Greta Garbo: scrive agli amici svedesi di sentirsi sola, infastidita dal clamore e d'essere scontenta per i suoi primi film girati nel 1926 nella Mecca del cinema - La tentatrice e Donna fatale - in cui ricopre parti di vamp, seducenti e distruttive, prive di scrupoli; un ruolo, dice, che lei «detesta». Dal 1927 al 1937 interpretò una ventina di film, sempre nel ruolo d'una seduttrice.
    La Metro scoraggiò Greta fin che poté sulle sue aspettative per ruoli che avrebbe sentito più aderenti alla sua personalità (avrebbe desiderato interpretare il ruolo di Giovanna d'Arco; così come dovrà aspettare quattro anni e interpretare ancora sette film muti prima di venire impiegata in un film sonoro. E allora, finalmente, in Anna Christie (1930), Garbo parlerà per la prima volta in una pellicola e lo farà per chiedere al barista Jimmy «un whisky con ginger ale a parte. E non fare l'avaro!»). I rotocalchi dell'epoca non mancarono di salutare in maniera entusiastica l'avvenimento, titolando enfaticamente a caratteri cubitali: "Garbo talks!", ovvero "la Garbo parla!".
    Ricorda Tina Lattanzi, voce italiana della Garbo, come l'attrice svedese - vista dal leggio di doppiaggio al di qua dello schermo - emanasse un glamour inconfondibile ed emozionante, impreziosito da una recitazione quanto mai espressiva giocata su minime sfumature.
    Negli ambienti cinematografici molte, e non sempre confermate da dati di fatto, sono le leggende cresciute insieme e attorno alla figura di Greta Garbo; molto si è detto sulla sua presunta idiosincrasia a girare in presenza di persone non strettamente qualificate come addetti ai lavori, così come la stampa rosa d'ogni tempo si è sperticata a studiare al microscopio tendenze sessuali e rapporti interpersonali della signorina Greta Garbo che per i fotoreporter era possibile immortalare solo di sfuggita, mentre - avvolta in un cappotto lungo fino ai piedi, grossi occhiali da sole, il capo avvolto in un'ampia sciarpa - usciva di casa per recarsi a fare la spesa.
    Molto chiacchierata a Hollywood fu la storia d'amore, o quanto meno di intensa amicizia, che la Garbo ebbe con l'attore americano John Gilbert, una delle più fulgide stelle del cinema muto.
    L'attrice svedese, sebbene sinceramente legata a lui, non esitò a lasciarlo quando questi le chiese di sposarlo; forse, indipendente ed autonoma, la Garbo non desiderava unirsi a nessuno. Sono emerse d'altra parte, fin da quegli anni, testimonianze circa la bisessualità della Garbo (vedi oltre). All'avvento del sonoro, la carriera cinematografica di Gilbert entrò in crisi: la sua voce non si rivelò adeguata alle pellicole parlate. Ma la Garbo non lo abbandonò: nel 1933 lo impose come comprimario al regista Rouben Mamoulian nel film La regina Cristina, che si rivelò un grande successo al botteghino.
    Con il compositore Leopold Stokowsky l'attrice visse un'altra storia sentimentale, coronata da una romantica fuga d'amore a Ravello, sulla costiera amalfitana (1938).
    Sul grande schermo, Greta Garbo è stata anche spia, regina del doppio gioco, assassina, aristocratica, moglie infedele, ammaliatrice e donna irresistibile, cortigiana e prostituta. Nel 1939 Ernst Lubitsch ne fece la protagonista di un'esilarante commedia, Ninotchka (1939), in cui la diva dimostra impensabili doti di attrice brillante e dove, per la prima volta sullo schermo, la si vide ridere (il film venne lanciato infatti con lo slogan "Garbo laughs", ovvero "la Garbo ride").
    Dopo il grande insuccesso ottenuto con l'interpretazione di Non tradirmi con me del 1941, a soli 36 anni decise di ritirarsi dalle scene. Sfuggì sempre la notorietà: le sue ultime interviste, fra le poche rilasciate, risalgono al 1928, alla scrittrice Rilla Page Palmborg, e al 1929, al cronista del New York Times Mordaunt Hall. Varie biografie confermano, invece, l'intensa relazione fra la Garbo e Mercedes de Acosta, poetessa statunitense di origine spagnola, considerata una delle 'pioniere' del lesbismo negli ambienti hollywoodiani, che amò anche Marlene Dietrich, la storica 'rivale' sullo schermo della Garbo. Riservata fino all'eccesso, la Garbo non perdonò mai alla de Acosta di aver diffuso alla stampa informazioni sulla loro storia sentimentale e chiuse ogni rapporto con lei. In numerose lettere la poetessa implorò il suo perdono, ma l'attrice non cedette: la de Acosta morì sola e povera nel 1968, a New York.
    Nel 1950 la rivista Variety la nominò migliore attrice dei primi cinquant'anni del secolo; un premio Oscar alla carriera le fu conferito nel 1954. Come migliore attrice era stata candidata quattro volte dall'Academy Awards. Da allora fino alla morte, avvenuta al Medical Center di Manhattan nel giorno di Pasqua del 1990, condusse una vita assolutamente riservata, sfuggendo cronisti e fotoreporter che invano tentavano d'avvicinarla. Stabilì la sua residenza a New York, in un lussuoso appartamento alle cui pareti erano appesi alcuni quadri di Renoir, uno fra i suoi pittori preferiti. Trascorse molto tempo a Taormina, ospite del dietologo delle dive Gailord Hauser, dando sfogo alla sua bisessualità che, in una città trasgressiva come Taormina, meta da due secoli di omosessuali famosi e non, non faceva notizia.
    La Garbo ormai apparteneva al mito e all'immaginario collettivo, ben oltre quello star system dal quale aveva sempre preso le distanze. Federico Fellini, parlando di lei, la definì una fata severa: in cuor suo era, senza mezzi termini, la fondatrice d'un ordine religioso chiamato cinema.

    PREMI

    Premio Oscar alla carriera nel 1954 e quattro nomination come miglior attrice con Anna Christie nel 1930, con Romanzo (sempre nel 1930), con Margherita Gauthier (nel 1937) e con Ninotchka (nel 1939).

    FILMOGRAFIA

    FILM MUTI/SONORI

    Luffar-Petter (1921), di Erik A. Petscheler
    La saga di Gösta Berling (Gösta Berling Saga) (1924), di Mauritz Stiller
    La via senza gioia (Die Freudlose gasse) (1925), di Georg Wilhelm Pabst
    Il torrente (The Torrent) (1926) di Monta Bell
    La tentatrice (The Temptress) (1926), di Fred Niblo
    La carne e il diavolo (Flesh and the Devil) (1927), di Clarence Brown
    Anna Karenina (Love) (1927), di Edmund Goulding
    La divina (The Divine Woman) (1928), di Victor Sjöström - il film è andato perduto
    La donna misteriosa (The Mysterious Lady) (1928), di Fred Niblo
    Il destino (A Woman of Affairs) (1928), di Clarence Brown
    Orchidea selvaggia (Wild Orchids) (1929), di Sidney Franklin
    La donna che ama (The Single Standard) (1929), di John S. Robertson
    Il bacio (The Kiss) (1929), di Jacques Feyder

    FILM SONORI

    Anna Christie 1930, di Clarence Brown - esiste anche una versione in tedesco di Jacques Feyder
    Romanzo (Romance) 1930, di Clarence Brown
    La modella (Inspiration) 1931, di Clarence Brown
    Cortigiana (Susan Lenox, her Fall and Rise) 1931, di Robert Z. Leonard
    Mata Hari 1932, di George Fitzmaurice
    Grand Hotel 1932, di Edmund Goulding
    Come tu mi vuoi (As You Desire Me) 1932, di George Fitzmaurice
    La Regina Cristina (Queen Cristina) 1933, di Rouben Mamoulian
    Il velo dipinto (The Painted Veil) 1934, di Richard Boleslawski
    Anna Karenina 1935, di Clarence Brown
    Margherita Gauthier (Camille) 1937, di George Cukor
    Maria Walewska (Conquest) 1937, di Clarence Brown
    Ninotchka 1939, di Ernst Lubitsch
    Non tradirmi con me (Two Faced Woman) 1941, di George Cukor

    DOPPIATRICI ITALIANE

    L'immagine della Garbo è legata a doppio filo con la voce di Tina Lattanzi, benché la prima doppiatrice della Divina sia stata Francesca Braggiotti. Queste primissime versioni italiane, però, sono andate tutte disperse a causa dei ridoppiaggi, ad eccezione del film La modella che offre ancora la possibilità di ascoltare l'interpretazione della Braggiotti. Tuttavia, anche le edizioni italiane con Tina Lattanzi si stanno perdendo: Rita Savagnone, infatti, l'ha sostituita in ben 7 film (Anna Christie, Cortigiana, Mata Hari, Come tu mi vuoi, Anna Karenina, Margherita Gauthier, Maria Walewska) e ne La regina Cristina abbiamo ormai la voce moderna di Sonia Scotti. Fortunatamente la Lattanzi sopravvive in altri film, quali Romanzo e Il velo dipinto. Due i ridoppiaggi O.D.I. anni '50 in cui la parte della Garbo è affidata ad Anna Proclemer: Grand Hotel e Anna Karenina (quest'ultimo, come già segnalato, è poi stato ulteriormente ridoppiato dalla Savagnone). Andreina Pagnani la doppia in Ninotchka e nella versione italiana d'epoca di Non tradirmi con me che ormai si ascolta però con l'interpretazione anni '80 di Angiola Baggi.
     
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    PHILIP SEYMOUR HOFFMAN

    Philip Seymour Hoffman (Fairport, 23 luglio 1967) è un attore statunitense.

    BIOGRAFIA

    Appassionato di recitazione fin da ragazzo, segue corsi di arte drammatica a New York, diplomandosi nel 1989. Esponente del cinema indipendente, debutta nel 1991 con la partecipazione a Triple Bogey on a Par Five Hole. Notato dalle grandi case di produzione cinematografica di Hollywood, viene chiamato per un ruolo in Scent of a Woman - Profumo di donna, del 1992. Attivo anche a teatro, si aggiudica un Tony Award quale miglior attore da palcoscenico del 2000.
    Nel 2005 la sua interpretazione di Truman Capote nel film omonimo lo consacra come uno dei massimi esponenti della cinematografia mondiale. Per questa interpretazione si aggiudicherà diversi premi internazionali, tra cui l'Oscar al miglior attore protagonista, il British Academy of Film and Television Arts, e lo Ioma come miglior attore protagonista.
    Viene nominato all'Oscar al miglior attore non protagonista per due volte: nel 2008 per La guerra di Charlie Wilson e nel 2009 per Il dubbio.
    Nel 2010 esordisce alla regia con Jack Goes Boating.

    VITA PRIVATA

    Hoffman - che non ha alcun legame di parentela con l'omonimo attore e Premio Oscar Dustin Hoffman - è unito da una relazione sentimentale alla costumista Mimi O'Donnell, conosciuta nel 1999 in Arabia sul set dell'opera teatrale We'd All Be Kings da lui diretta. Dall'unione è nato nel marzo 2003 un figlio, Cooper Alexander.

    FILMOGRAFIA

    Triple Bogey on a Par Five Hole, regia di Amos Poe (1991)
    Szuler, regia di Adek Drabinski (1992)
    My New Gun, regia di Stacy Cochran (1992)
    Vendesi Miracolo (Leap of Faith), regia di Richard Pearce (1992)
    Scent of a Woman - Profumo di donna (Scent of a Woman), regia di Martin Brest (1992)
    Joey Breaker, regia di Steven Starr (1993)
    My Boyfriend's Back, regia di Bob Balaban (1993)
    Milionario per caso (Money for Nothing), regia di Ramón Menéndez (1993)
    Getaway (The Getaway), regia di Roger Donaldson (1994)
    The Yearling, regia di Rod Hardy (1994) - Film TV
    Amarsi (When a Man Loves a Woman), regia di Luis Mandoki (1994)
    La vita a modo mio (Nobody's Fool), regia di Robert Benton (1994)
    The Fifteen Minute Hamlet, regia di Todd Louiso (1995)
    Sydney (Hard Eight), regia di Paul Thomas Anderson (1996)
    Twister, regia di Jan de Bont (1996)
    Boogie Nights - L'altra Hollywood (Boogie Nights), regia di Paul Thomas Anderson (1997)
    Culture, regia di Josh Gordon e Will Speck (1998) - Cortometraggio
    Montana, regia di Jennifer Leitzes (1998)
    Prossima fermata Wonderland (Next Stop Wonderland), regia di Brad Anderson (1998)
    Il grande Lebowski (The Big Lebowski), regia di Joel Coen (1998)
    Happiness - Felicità (Happiness), regia di Todd Solondz (1998)
    Patch Adams, regia di Tom Shadyac (1998)
    Flawless - Senza difetti, regia di Joel Schumacher (1999)
    Magnolia, regia di Paul Thomas Anderson (1999)
    Il talento di Mr. Ripley (The Talented Mr. Ripley), regia di Anthony Minghella (1999)
    Hollywood, Vermont (State and Main), regia di David Mamet (2000)
    Quasi famosi (Almost Famous), regia di Cameron Crowe (2000)
    Love Liza, regia di Todd Louiso (2002)
    Ubriaco d'amore (Punch-Drunk Love), regia di Paul Thomas Anderson (2002)
    Red Dragon, regia di Brett Ratner (2002)
    La 25ª ora (25th Hour), regia di Spike Lee (2002)
    Owning Mahowny, regia di Richard Kwietniowski (2003)
    Ritorno a Cold Mountain (Cold Mountain), regia di Anthony Minghella (2003)
    ...e alla fine arriva Polly (Along came Polly), regia di John Hamburg (2004)
    Strangers with Candy, regia di Paul Dinello (2005)
    Empire Falls - Le cascate del cuore (Empire Falls), regia di Fred Schepisi (2005) - Miniserie TV
    Truman Capote: A sangue freddo (Capote), regia di Bennett Miller (2005)
    Mission: Impossible III, regia di J.J. Abrams (2006)
    Onora il padre e la madre (Before the Devil Knows You're Dead), regia di Sidney Lumet (2007)
    La famiglia Savage (The Savages), regia di Tamara Jenkins (2007)
    La guerra di Charlie Wilson (Charlie Wilson's War), regia di Mike Nichols (2007)
    Synecdoche, New York, regia di Charlie Kaufman (2008)
    Il dubbio (Doubt), regia di John Patrick Shanley (2008)
    Mary and Max,regia di Adam Elliot (2009) - Voce
    I love Radio Rock (The Boat That Rocked), regia di Richard Curtis (2009)
    The Invention of Lying, regia di Ricky Gervais (2009) - Cameo
    Jack Goes Boating (2010) - anche regista

    DOPPIATORI

    Vittorio De Angelis in: Vendesi Miracolo
    Massimiliano Alto in: Scent of a Woman - Profumo di donna
    Davide Lepore in: Amarsi
    Edoardo Nevola in: La vita a modo mio, Sydney
    Teo Bellia in: Getaway
    Pasquale Anselmo in: Twister, Il talento di Mr. Ripley, Ritorno a Cold Mountain, La famiglia Savage, Il dubbio
    Roberto Gammino in: Boogie Nights - L'altra Hollywood
    Roberto Stocchi in: Il grande Lebowski
    Alessio Cigliano in: Happiness - Felicità
    Danilo De Girolamo in: Patch Adams
    Riccardo Rossi in: Magnolia
    Massimo De Ambrosis in: Flawless - Senza difetti
    Riccardo Niseem Onorato in: Hollywood, Vermont
    Antonio Sanna in: Quasi famosi
    Francesco Pannofino in: Red Dragon, Ubriaco d'amore, ...e alla fine arriva Polly, Mission Impossible III, La guerra di Charlie Wilson, I Love Radio Rock
    Stefano Mondini in: La 25ª ora
    Francesco Prando in: Empire Falls - Le cascate del cuore
    Roberto Chevalier in: Truman Capote - A sangue freddo
    Pino Insegno in: Onora il padre e la madre
     
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    EMMANUELLE BEART

    Emmanuelle Marie Hélène Béart (Gassin, 14 agosto 1963) è un'attrice francese.

    BIOGRAFIA

    È figlia del cantante e poeta Guy Béart e dell'attrice Geneviève Galéa. In un recente viaggio in Croazia, ha scoperto che una delle nonne è croata. Sua madre è di stirpe greca, maltese, e croata, e suo padre è di famiglia giudea di provenienza spagnola, svizzera e russa.
    A 11 anni ottiene il primo ruolo nel film Demain les mômes. Durante la sua adolescenza ottiene delle piccole parti in televisione fino a quando non si trasferisce a Montreal, Canada, come bambinaia. L'anno seguente ritorna in Francia e entra in una scuola di teatro a Parigi.
    Nel 1986 ottiene il suo primo importante ruolo, recitando al fianco di Yves Montand nel film Manon delle sorgenti (Manon des sources). Per la sua interpretazione vinse il Premio César per la migliore attrice non protagonista.

    Inoltre la Béart ha ricevuto nomination ai premi César per i seguenti film:

    1985: Una strana passione (Un amour interdit)
    1986: L'amour en douce
    1990: Les enfants du désordre
    1992: La bella scontrosa (La Belle Noiseuse)
    1993: Un cuore in inverno (Un cœur en hiver)
    1996: Nelly e Monsieur Arnaud (Nelly et Monsieur Arnaud)
    Dopo il matrimonio finito con un divorzio con l'attore Daniel Auteuil, che aveva recitato accanto a lei nei film Manon delle sorgenti e Un cuore in inverno (Un cœur en hiver), si è sposata di nuovo con Michael Cohen. Nel 1992 ha avuto una figlia da Daniel Auteuil e nel 1996 un figlio dal musicista David Moreau. Oltre al lavoro di attrice, la Béart è inoltre conosciuta per il suo ruolo sociale. È ambasciatrice dell'UNICEF e si oppone alle leggi francesi contro l'immigrazione. Nel 1996 suscitò scalpore quando, manifestando per i diritti dei "sans-papiers" (immigranti illegali), occupò con un gruppo una chiesa di Parigi.
    Nel periodo di Natale 2006 ha lavorato come modella di biancheria intima, suscitando negative reazioni da parte dell'organizzazione femminista svedese "Feministisk initiativ", che ha giudicato la campagna come pornografia.

    FILMOGRAFIA

    La corsa della lepre attraverso i campi (La course du lièvre à travers les champs) (1971) di René Clément - non accreditata
    Demain les mômes (1975) di Jean Pourtalé
    Premiers désirs (1983) di David Hamilton
    Una strana passione (Un amour interdit) (1984) di Jean-Pierre Dougnac
    L'amour en douce (1985) di Édouard Molinaro
    Manon delle sorgenti (Manon des sources) (1986) di Claude Berri
    Appuntamento con un angelo (Date With an Angel) (1987) di Tom McLoughlin
    À gauche en sortant de l'ascenseur (1988) di Édouard Molinaro
    Les enfants du désordre (1989) di Yannick Bellon
    Le bateau de Lu (1990) di Christine Citti
    Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) di Ettore Scola
    La bella scontrosa (La Belle Noiseuse) (1990) di Jacques Rivette
    Niente baci sulla bocca (J'embrasse pas) (1991) di André Téchiné
    Contre l'oubli (1991) - episodio "Pour Nguyen Chi Thien, Vietnam" di Michel Deville
    Un cuore in inverno (Un cœur en hiver) (1991) di Claude Sautet
    Rupture(s) (1993) di Christine Citti
    L'inferno (L'enfer) (1994) di Claude Chabrol
    Nelly e Mr. Arnaud (Nelly et Monsieur Arnaud) (1995) di Claude Sautet
    Una donna francese (Une femme française) (1995) di Régis Wargnier
    Mission: Impossible (1996) di Brian de Palma
    Le dernier chaperon rouge (1996) di Jan Kounen
    Don Juan (1998) di Jacques Weber
    Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé) (1998) di Raúl Ruiz
    Vite rubate (Voleur de vie) (1998) di Yves Angelo
    Elephant Juice (1999) di Sam Miller
    Pranzo di Natale (La bûche) (1999) di Danièle Thompson
    Les Destinées sentimentales (2000) di Olivier Assayas
    Voyance et manigance (2000) di Éric Fourniols
    La répétition (2001) d1 Catherine Corsini
    8 donne e un mistero (8 femmes) (2002) di François Ozon
    Searching For Debra Winger (2002) di Rosanna Arquette - documentario
    Les Égarés (2003) di André Téchiné
    Storia di Marie e Julien (Histoire de Marie et Julien) di Jacques Rivette
    Nathalie... (2004) di Anne Fontaine
    À boire (2004) di Marion Vernoux
    Un fil à la patte (2005) di Michel Deville
    L'enfer (2005) di Danis Tanovic
    A crime (2006) di Manuel Pradal
    Le héros de la famille (2006) di Thierry Klifa
    I testimoni (Les Témoins) (2007) di André Téchiné
    Vinyan (2008) di Fabrice Du Welz
    Disco (2008) di Fabien Onteniente
     
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    DENNIS HOPPER

    Dennis Hopper (Dodge City, 17 maggio 1936 – Venice, 29 maggio 2010) è stato un attore e regista statunitense.

    BIOGRAFIA

    Personalità effervescente e anticonformista, si è fatto notare come “giovane ribelle”, accanto a James Dean, in Gioventù bruciata (1955) e Il gigante (1956), legando in seguito il proprio nome alla breve stagione hippy e antiautoritaria del cinema americano dei tardi anni sessanta: il suo esordio dietro la macchina da presa, Easy Rider (1969), è infatti divenuto il film-manifesto dell'epoca, nonché una delle pellicole fondamentali della New Hollywood.
    In seguito, anche a causa di travagli personali, i suoi atteggiamenti si sono ammorbiditi, rimanendo comunque la sua personalità difficilmente catalogabile nell'establishment.
    Come regista, si ricordano Out of the Blue (1981), Colors (1987), The Hot Spot (1990); come attore: L'amico americano (1977) di Wim Wenders, Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola, Velluto blu (1986) di David Lynch, Il cuore nero di Paris Trout (1991) di Stephen Gyllenhaal, Una vita al massimo (1993) di Tony Scott, Speed (1994) di Jan de Bont, Waterworld (1995) di Kevin Reynolds, Basquiat (1996) di Julian Schnabel, Space Truckers (1996) di Stuart Gordon, Blackout (1997) di Abel Ferrara, La terra dei morti viventi (2005) di George A. Romero, Palermo Shooting (2008) di Wim Wenders.
    E' stato nominato all'Oscar al miglior attore non protagonista nel 1987 per Colpo vincente di David Anspaugh.
    Politicamente si considerava un repubblicano, ma nelle elezioni americane del 2008 aveva avuto un ripensamento e aveva fatto campagna con un certo fervore per Barack Obama: fra i motivi di questa scelta Hopper aveva indicato le delusioni provocategli dagli ultimi anni di presidenza di George W. Bush e la candidatura di Sarah Palin come vicepresidente repubblicano.
    Nell'ottobre 2009 il suo manager aveva dichiarato che l'attore soffriva di cancro alla prostata e aveva cancellato tutti gli impegni lavorativi per concentrarsi sulle cure mediche, mentre il 26 marzo 2010, pesando appena 45 chilogrammi, era stato dichiarato malato in fase terminale dal suo avvocato, ma non era voluto mancare alla consegna della stella con il suo nome sulla Hollywood walk of fame con l'amico di sempre Jack Nicholson. Muore infine a Los Angeles, nel quartiere di Venice, il 29 maggio dello stesso anno a 74 anni.

    FILMOGRAFIA

    CINEMA

    Gioventù bruciata (1955)
    Tutto finì alle sei (1955) (non accreditato)
    Il gigante (1955)
    Sfida all'O.K. Corral (1957)
    L'inferno ci accusa (1957)
    Sayonara (1957) (solo voce, non accreditato)
    L'uomo che non voleva uccidere (1958)
    Là dove il sole brucia (1959)
    Il cerchio della violenza (1960)
    Night Tide (1961)
    The Thirteen Most Beautiful Boys (1964)
    Tarzan and Jane Regained... Sort of (1964)
    I quattro figli di Katie Elder (1965)
    Queen of Blood (1966)
    Il serpente di fuoco (1967)
    Nick mano fredda (1967)
    Anime nere (1968)
    Impiccalo più in alto (1968)
    Panic in the City (1968)
    Sogni perduti (1968) (non accreditato)
    Easy Rider (1969)
    Il grinta (1969)
    Fuga da Hollywood (1971)
    L'altra faccia del vento (1972)
    Crush Proof (1972)
    Kid Blue (1973)
    Mad Dog Morgan (1976)
    Tracks - lunghi binari della follia (1977)
    L'amico americano (1977)
    Les apprentis sorciers (1977)
    Couleur chair (1978)
    CIA contro KGB (1978)
    Apocalypse Now (1979)
    Las flores del vicio (1979)
    Snack bar blues (1980)
    Reborn (1981)
    Bolidi nella notte (1981)
    Neil Young: Human Highway (1982)
    Rusty il selvaggio (1983)
    Osterman Weekend (1983)
    White Star (1983)
    La talpa (1984)
    Euer Weg führt durch die Hölle (1984) (non accreditato)
    Ritorno alla quarta dimensione (1985)
    Non giocate con il cactus (1985)
    A Hero of Our Time (1985) (non accreditato)
    Colpo vincente (1986)
    Velluto blu (1986)
    I ragazzi del fiume (1986)
    Non aprite quella porta - Parte II (1986)
    American Way - I folli dell'etere (1986)
    Ehi...ci stai? (film) (1987)
    Diritti all'inferno (1987)
    La vedova nera (1987)
    Running Out of Luck (1987)
    Chattahoochee (1989)
    Legami di sangue (1989)
    Ore contate (1990)
    Flashback (1990)
    Eye of the Storm (1991)
    Lupo solitario (1991)
    Il cuore nero di Paris Trout (1991)
    Sunset Heat (1992)
    Una vita al massimo (1993)
    Red Rock West (1993)
    Super Mario Bros. (1993)
    Limite estremo (1993)
    Speed (1994)
    Una bionda sotto scorta (1994)
    Waterworld (1995)
    Cerca e distruggi (1995)
    Uomini spietati (1996)
    Basquiat (1996)
    Space Truckers (1996)
    Carried Away (1996)
    Road Ends (1997)
    The Blackout (1997)
    The Good Life (1997)
    Superfusi di testa (1998)
    Il casinò della paura (1998)
    Bad City Blues (1999)
    The Venice Project (1999)
    Jesus' Son (1999)
    Straight Shooter (1999)
    Edtv (1999)
    The Prophet's Game (1999)
    Lured Innocence (1999)
    Held for Ransom (2000)
    Luck of the Draw (2000)
    The Spreading Ground (2000)
    Ossessione demoniaca (2000)
    L.A.P.D.: To Protect and to Serve (2001)
    Compagnie pericolose (2001)
    Choke (2001)
    Ticker (2001)
    The Piano Player (2002)
    Leo (2002)
    Unspeakable (2002)
    The Night We Called It a Day (2003)
    Out of Season (2004)
    The Keeper (2004)
    Legacy (2004)
    La terra dei morti viventi (2005)
    Il corvo 4 - Preghiera maledetta (2005)
    Americano (2005)
    House of 9 (2005)
    Hoboken Hollow (2005)
    Memory (2006)
    10th & Wolf (2006)
    An American Carol (2008)
    Palermo Shooting (2008)
    Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti (2008)
    Lezioni d'amore (2008)
    Sleepwalking (2008)
    Hell Ride (2008)
    The Last Film Festival (2010)
    Alpha and Omega (2010) (solo voce)

    TELEVISIONE

    Letter to Loretta (1 episodio, 1955)
    The Public Defender (1 episodio, 1955)
    Medic (1 episodio, 1955)
    The Kaiser Aluminum Hour (1 episodio, 1956)
    Screen Directors Playhouse (1 episodio, 1956)
    Kings Row (1 episodio, 1956)
    Cheyenne (3 episodi, 1956-1957)
    Sugarfoot (1 episodio, 1957)
    Conflict (2 episodi, 1957)
    Pursuit (1 episodio, 1958)
    Swiss Family Robinson (1958)
    Studio One (2 episodi, 1958)
    The Rifleman (2 episodi, 1958-1959)
    Zane Grey Theater (2 episodi, 1958-1959)
    The Lineup (1 episodio, 1959)
    The Barbara Stanwyck Show (1 episodio, 1960)
    The Millionaire (1 episodio, 1960)
    The Betty Hutton Show (1 episodio, 1960)
    The Investigators (1 episodio, 1961)
    87° squadra (1 episodio, 1961)
    La città in controluce (1 episodio, 1961)
    Surfside 6 (1 episodio, 1962)
    General Electric Theater (1 episodio, 1962)
    La parola alla difesa (2 episodi, 1962-1963)
    The Greatest Show on Earth (1 episodio, 1963)
    Espionage (1 episodio,1963)
    Carovane verso il west (1 episodio, 1963)
    The Dakotas (1 episodio, 1963)
    Ai confini della realtà (1 episodio, 1963)
    Bonanza (1 episodio, 1964)
    The Lieutenant (1 episodio, 1964)
    Arrest and Trial (1 episodio, 1964)
    Petticoat Junction (1 episodio, 1964)
    Convoy (1 episodio, 1965)
    Gunsmoke (1 episodio, 1965)
    Kronos (1 episodio, 1966)
    La leggenda di Jesse James (1 episodio, 1966)
    The Big Valley (2 episodi, 1967)
    Il grande teatro del west (1 episodio, 1967)
    Combat! (1 episodio, 1967)
    Wild Times (1980) Miniserie TV
    Stark (1985)
    Stark: Mirror Image (1986)
    Santabear's High Flying Adventure (1987) (voce)
    Saturday Night Live (1 episodio, 1990)
    Un gioco pericoloso (1991)
    The Heart of Justice (1992)
    Nails: un poliziotto scomodo (1992)
    Witch Hunt - caccia alle streghe (1994)
    Dennis Hopper: L.A. Blues (1995)
    Sansone e Dalila (1996)
    The Making of 'Super Mario Brothers' (1997)
    Justice (1999)
    Giasone e gli Argonauti (2000)
    The Groovenians (2002) (voce)
    24 (5 episodi, 2002)
    Firestarter 2: Rekindled - (film TV) (2002)
    Flatland (8 episodi, 2002)
    Suspense (2003)
    The Last Ride (2004)
    Las Vegas (1 episodio, 2004)
    E-Ring (23 episodi, 2005-2006)
    Crash (26 episodi, 2008-2009)

    DOPPIATORI ITALIANI

    Dario Penne in: Basquiat, L'occhio del ciclone, Crash, E-Ring, La terra dei morti viventi, Sansone e Dalila, Space Truckers, Super Mario Bros, Waterworld, Tycus, Palermo Shooting, Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti
    Ennio Coltorti in: Edtv, Blackout, Jesus' Son
    Rodolfo Bianchi in: Inside Gola Profonda, Ticker, Top of the world
    Michele Gammino in: Velluto blu, Non aprite quella porta - Parte II
    Carlo Valli in: Speed, Rusty il selvaggio, I ragazzi del fiume
    Gianni Musy in: Colpo vincente, Giasone e gli Argonauti
    Mario Scarabelli in: Unspeakable, L'incendiaria
    Renato Izzo in: Apocalypse Now
    Fabrizio Pucci in: Apocalypse Now Redux
    Ugo Maria Morosi in: Una vita al massimo
    Giancarlo Maestri in: Easy Rider
    Massimo Turci in: Sfida all'O.K. Corral
    Antonio Paiola in: Black Dahlia (videogame)
    Sergio Fiorentini in: 24
    Cesare Barbetti in: L'uomo che non voleva uccidere
    Michele Kalamera in: Il corvo 4 - Preghiera maledetta
    Sergio Di Stefano in: Lezioni d'amore
    Rino Bolognesi in: Compagnie pericolose
    Giancarlo Bellini in: Il gigante
    Sandro Sardone in: Lupo solitario
    Carlo Marini in: The Piano Player
    Omero Antonutti in: Il cuore nero di Paris Trout
    Mauro Bosco in: Sleepwalking

     
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    JENNIFER CONNELLY

    Jennifer Lynn Connelly (New York, 12 dicembre 1970) è un'attrice statunitense.

    Iniziò la sua carriera come baby modella e realizzando spot pubblicitari, attività che abbandonò ben presto per dedicarsi al cinema. Sebbene si fosse inserita nel mondo del cinema già da adolescente, raggiungendo presto la fama grazie alle sue apparizioni in film come C'era una volta in America e Labyrinth, dopo una lunga serie di film per adolescenti, Jennifer si affermò definitivamente con Requiem for a Dream e col biografico A Beautiful Mind, per il quale ha vinto un Oscar e un Golden Globe per la migliore attrice non protagonista. Nella sua carriera ha interpretato ruoli in svariati generi cinematografici, dando prova di notevole versatilità.

    BIOGRAFIA

    Jennifer Connelly è nata nello stato di New York, precisamente sulle Catskill Mountains. Sua madre Eileen era un'antiquaria e gestiva un negozio a Woodstock mentre suo padre Gerard Connelly è proprietario di una piccola industria tessile ed in precedenza ha lavorato nel settore dell'abbigliamento per bambini a New York. La famiglia possedeva un'altra proprietà a Bellport, Long Island, sita nella contea di Suffolk. I suoi nonni paterni erano rispettivamente di religione cattolica irlandese e ascendenza norvegese, mentre quelli materni erano ebrei, appartenenti a famiglie provenienti dall'Impero russo e dalla Polonia (sua madre fu educata in una Yeshiva). Quando Jennifer aveva quattro anni, la famiglia si trasferì a Brooklyn Heights, nei pressi del Ponte di Brooklyn, dove frequentò la scuola privata Saint Ann's School, ad eccezione del quarto anno a causa del trasferimento a Woodstock, per poi diplomarsi.
    Un dirigente pubblicitario amico di famiglia suggerì al padre di Jennifer che sua figlia sarebbe potuta diventare una importante baby modella, viste le particolari doti fisiche, ragion per cui consigliò di fare un provino in una agenzia di moda. Andarono così alla ricerca di un rappresentante, trovandolo nella prestigiosa Ford Agency e, dopo la scuola, Eileen portò la figlia in città per le audizioni. All'età di dieci anni Jennifer esordì lavorando come modella e sfondando nel campo della pubblicità per poi dedicarsi a spot televisivi. Di quei giorni Jennifer afferma di non ricordare molto, a parte una réclame per la carta igienica della Scott.
    Iniziò a recitare per il cinema negli anni dell'adolescenza. Il suo lavoro la portò ovunque, in particolare in Europa e, mentre si trovava in Inghilterra, fece il suo debutto sullo schermo nel video musicale della canzone Union of the snake dei Duran Duran. Nel 1982 ottenne una parte in un episodio della fortunata serie televisiva horror Il brivido dell'imprevisto, sinistra trasposizione delle storie di Roald Dahl. Il suo primo ruolo cinematografico, piccolo ma significativo, fu quello della giovane ballerina Deborah Gelly (la donna agognata dal protagonista Noodles, interpretato da Robert De Niro), una parte da non protagonista affidatole da Sergio Leone su consiglio di un direttore di casting, nell'epico gangster movie C'era una volta in America, del 1984 ma girato in gran parte nel 1982 quando aveva undici anni. Robert De Niro doveva interpretare Noodles, James Woods doveva interpretare Max, c'erano anche Joe Pesci e James Russo ed Elizabeth McGovern nel ruolo di Deborah, l'amore della vita di Noodles. Leone aveva bisogno di una ragazza che interpretasse il ruolo di Deborah da giovane, qualcuno che fosse anche in grado di danzare con grazia. La Connelly dichiarò che quella fu l'audizione più facile della sua vita. Il primo giorno danzò; il secondo giorno fece un incontro con Leone; il terzo giorno fece un incontro con Leone e De Niro e fu ingaggiata. A quanto pare, il suo naso le fu d'aiuto: era proprio come quello della McGovern.
    Lavorò in seguito a fianco di Daria Nicolodi e di Donald Pleasence nell'horror italiano Phenomena (1985) diretto da Dario Argento, dove interpretò un'adolescente americana in grado di comunicare con gli insetti, impegnata ad affrontare un feroce assassino in un ovattato collegio svizzero, e in Sette minuti in Paradiso, recitando la parte di una studentessa modello che ospita in casa un suo amico problematico, con grande dispiacere del suo fidanzato.
    Divenne presto conosciuta recitando a fianco di David Bowie in Labyrinth - Dove tutto è possibile, film fantastico del 1986 di Jim Henson, ormai un cult anche se all'epoca non aveva riscosso il successo sperato. In Labyrinth, la Connelly ricopre il ruolo di una giovinetta che, frustrata dal dover fare da babysitter al fratello, chiama i goblin perché se lo portino via, compito che svolgono con cura. Questo film, diretto dal creatore dei Muppets Jim Henson e prodotto da George Lucas, vede la protagonista andare alla scoperta della chiave del labirinto del Re dei Goblin e salvare il suo fratellino, incontrando mostri bizzarri e tutti i tipi di animali fantastici durante il percorso. David Bowie, che aveva anche scritto una canzone appositamente per il film, disse che la ragazza gli ricordava Elizabeth Taylor da giovane.
    Seguì Some Girls (1988), il debutto da regista di Michael Hoffman che avrebbe poi continuato con Restoration - Il peccato e il castigo e Un giorno, per caso. Si trattava di una bizzarra commedia nera nella quale lo studente Patrick Dempsey va in Québec per trascorrere il Natale con la sua ragazza, Gaby D'Arc, interpretata dalla Connelly. Al suo arrivo, ella dichiara di non amarlo più, ma lui rimane nei paraggi per ricevere lezioni di vita e d'amore dalle avvenenti sorelle di Gaby, da suo padre che passa la maggior parte del suo tempo nudo e da sua nonna, convinta che egli sia il suo defunto marito. La Connelly ha continuato la sua carriera a livello internazionale interpretando una ballerina nel film italiano Etoile (1988).
    Dopo tutto ciò arrivò una pausa ed una seria valutazione della sua vita. "Ho cominciato a lavorare che ancora non avevo capito com'ero dentro", spiegò più tardi; "quando ero ancora un burattino che camminava. Alcuni dei film che ho girato... guardo indietro e rabbrividisco". D'allora si domandò se davvero avesse voluto essere un'attrice, se davvero intendeva crescere davanti a un pubblico. Decise di sì. Dopo aver frequentato discoteche non avendo l'eta per farlo, iniziò a vestirsi di nero e ad ascoltare la musica dei The Cure.
    Con gli anni novanta arrivò il meglio e il peggio della sua precoce carriera. In The Hot Spot - Il posto caldo (1990), diretto da Dennis Hopper (che l'aveva notata in Some Girls), Don Johnson ricopre il ruolo di un ragazzo violento che giunge in auto in una piccola cittadina del Texas, trova un lavoro, pianifica una rapina in banca, attrae le attenzioni della moglie del capo, Virginia Madsen, e si innamora della giovane ragazza della contabilità interpretata dalla Connelly. Jennifer, che ora è una donna voluttuosa, riceve le attenzioni di molti critici maschi, soprattutto quando è seminuda. Parlando della sua occasionale nudità nel film Jennifer ha poi dichiarato: "Sono state esperienze formative, in passato ero molto riservata e timida. Ero una brava bambina e volevo esserlo, ma ciò non può portare ad una riservatezza tale da essere ostacolante. È stato un processo graduale". Il film non fu comunque un successo né di critica né commerciale.
    Insieme a una serie di film commerciali di minore successo, seguì la commedia Tutto può accadere, una romantica commedia scritta da John Hughes, che vedeva la Connelly nei panni di una ricca ragazza intrappolata per una notte in un negozio con un ragazzo privo di fascino, interpretato da Frank Whaley. I due iniziano a comprendersi a vicenda, quando improvvisamente il negozio viene scassinato da due ladri. La rivista People accusò il fatto che film strumentalizzasse il corpo dell'attrice e la campagna pubblicitaria confermò la loro opinione. Tra le pubblicità c'era una silhouette di cartone, ripresa da una scena che includeva un cavallo meccanico, dove Whaley sta guardando Jennifer e la didascalia recitava "Lui sta per avere la corsa della sua vita".
    Venne definita sulla copertina di Esquire del mese di agosto 1991 uno dei personaggi più amati dalle donne. Apparve accanto a Jason Priestley nel video musicale della canzone I Drove All Night di Roy Orbison nel 1992, entrata nella top ten poco prima che l'artista morisse. Su invito del padre, desideroso che la figlia completasse gli studi non ostacolando mai la sua carriera come modella, iniziò a frequentare il corso di letteratura inglese alla Yale University, dove si laureò per poi passare due anni dopo alla Stanford University dedicandosi al teatro classico e drammatico. In seguito si applicò nella recitazione sotto la guida di prestigiosi insegnanti come Roy London, Howard Fine e Harold Guskin. Divenne quindi famosa nel Sol Levante quando incise un singolo in Giappone intitolato Monologue of Love, nella quale l'attrice canta in giapponese e rilascia - nel lato B - un'intervista accompagnata dal sottofondo musicale.
    Nel 1991 fu impegnata nel costoso Rocketeer della Disney, recitando con il suo fidanzato di allora Billy Campbell; tale esperienza non diede una svolta alla sua carriera, anzi si rivelò un fallimento, tanto da indurla a prendersi un periodo di pausa. Il film, che narra di un giovane pilota che scopre uno zaino a razzo e lo utilizza per salvare la sua fidanzata e combattere contro gangster e nazisti negli anni trenta a Hollywood, avrebbe dovuto raggiungere nelle intenzioni il successo delle pellicole di Indiana Jones. Nonostante fosse godibile, il film fu surclassato al botteghino da Terminator 2 e Robin Hood: principe dei ladri.
    Recitò in The Heart of Justice, film tv in cui Eric Stoltz ricopriva il ruolo di un giornalista coinvolto negli affari sospetti e probabilmente vergognosi di una facoltosa famiglia della Upper East Side. Jennifer era la bellissima figlia attorno a cui girava il sospetto e c'erano anche delle comparsate di Hopper, Dermot Mulroney (con cui aveva recitato in Career Opportunities), Vincent Price e William H. Macy.
    Ci fu quindi D'amore e ombra, tratto dall'omonimo romanzo di Isabel Allende, dove recita al fianco di Antonio Banderas nella parte di Irene, una giornalista di famiglia benestante durante la dittatura cilena del generale Pinochet. Incarnò poi un altro personaggio distaccato, questa volta una collegiale lesbica, mentore di Kirsty Swanson, nel film L'università dell'odio di John Singleton.
    Nel film indipendente Far Harbor del 1996 diede una notevole interpretazione. Nel film fu cordiale e molto umana nella parte di una dei sette giovani occupati dai loro problemi mentre passano un fine settimana a Long Island. Questo film fu girato a Sag Harbour, una ex città baleniera vicina a Bellport, dove Jennifer Connelly aveva passato parte della sua giovinezza. Un'altra sua coprotagonista è stata Gay Harden, che ha fatto ancora coppia con lei - vincendo un Oscar - nel film Pollock.
    Nel 1996 recitò nel thriller Scomodi omicidi la sirena che ammalia sia Nick Nolte che John Malkovich in una Los Angeles degli anni quaranta.
    A quel punto la sua vita cambiò. Incontrato il fotografo David Dugan durante un'arrampicata a nord di New York, intraprese con lui un'attiva relazione che condusse la coppia ad affrontare la scalata dei Grand Tetons di Wyoming e del Monte Shasta in California. Dalla stessa nacque il piccolo Kai, il cui imminente arrivo fu annunciato al Rosie O'Donnell Show da Jennifer. L'attrice afferma che l'arrivo di Kai la obbligò a fare il punto sulla sua vita e sulla sua carriera.
    Iniziò ad apparire in piccoli ruoli in film notevoli, come Innocenza infranta del 1997, dove si fece notare nel ruolo di cattiva ragazza insieme a Billy Crudup, Joaquin Phoenix e Liv Tyler. Del 1998 è il film fantascientifico Dark City di Alex Proyas (regista de Il Corvo) che le diede la possibilità di lavorare con attori del livello di Rufus Sewell, William Hurt, Ian Richardson e Kiefer Sutherland. In questo film Jennifer ricoprì il ruolo della moglie di Rufus Sewell, un uomo che si sveglia in un mondo oscuro e scopre di non avere ricordi e di essere circondato da gente che può far morire, spostare e poi far rivivere qualunque cosa.
    Dopo Waking the Dead, nel 2000 l'attrice rivisitò la sua immagine ingenua, anche se in modo più sobrio, per il biografico Pollock (presentato alla Mostra del cinema di Venezia) in cui ha interpretato una delle amanti del pittore Jackson Pollock.
    Jennifer Connelly non venne notata dalla critica fino al 2000, quando uscì il pluripremiato Requiem for a Dream di Darren Aronofsky. Nel film, presentato al festival di Cannes, recita il ruolo di una tossicodipendente sull'orlo di una crisi insieme a Jared Leto e Marlon Wayans, facendosi apprezzare nuovamente dalla critica e svelandosi in tutte le proprie potenzialità drammatiche. Per documentarsi seguì Arnofsky e il coprotagonista Jared Leto nelle loro escursioni nel Lower East Side di New York, dove osservarono veri drogati darsi alle loro "attività endovenose".

    « Se ambienti un film in un bosco ti senti isolato, ma l'inquietudine che ti può dare la città è unica. Sei circondato da tanta gente, ma tutto è anonimo, ognuno pensa solo per se stesso. Questo è la vera forza delle location.»

    Secondo Arnofsky, la Connelly non rimase affatto sconcertata; al contrario, Requiem sembrò donarle sicurezza mentre si lanciava nella terribile discesa del suo personaggio. Ad un certo punto, quando il suo personaggio è ormai divenuto una prostituta imbottita di droga, esegue nuda una performance lesbica in un night-club, con tanto di giocattoli erotici, davanti ad un gruppo di uomini d'affari urlanti. La scena è costata al film il divieto ai minori di 17 anni, dato che Arnofsky si rifiutò di modificarla: dichiarò che doveva mostrare quanto in basso si possa scendere.
    Questa interpretazione valse alla Connelly diverse candidature a premi come gli Independent Spirit Awards, ma soprattutto mise in luce il suo talento per lungo tempo ignorato. Subito dopo interpretò la tosta responsabile dei broker Catherine Miller nella serie The Street, un ruolo che accettò perché lo poteva interpretare vicino alla sua casa di Manhattan; i produttori le misero a disposizione una sala giochi per il giovane Kai.
    « Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male. »
    L'anno seguente arrivò la definitiva consacrazione di pubblico e critica con A Beautiful Mind, di Ron Howard, in cui l'attrice interpreta il ruolo di Alicia Nash, la moglie sofferente del brillante e schizofrenico matematico John Nash (interpretato da Russell Crowe), vincitore del Premio Nobel nel 1994. Il film riscosse vasto successo commerciale e di critica, facendole vincere un Golden Globe e un Oscar alla miglior attrice non protagonista. La sua partecipazione in A Beautiful Mind le ha inoltre meritato un articolo sul Time. Sul set del film conobbe anche Paul Bettany, che interpreta Charles, l'amico immaginario di Nash; i due si sposarono nel 2003.
    Dopo questo grande successo, Jennifer trovò altre parti interessanti a fianco di registi ed attori prestigiosi: nel 2003 si dedicò a Hulk, versione di Ang Lee del celebre personaggio dei fumetti, in cui la Connelly vestiva i panni di Betty Ross, scienziata ricercatrice ed ex fidanzata del tormentato Bruce Banner di Eric Bana, che lotta per aiutarlo a trovare un cura per la sua insolita condizione "verde" e allo stesso tempo contrasta il padre militare, un generale impegnato ad uccidere il mostro. Come Fay Wray in King Kong, Betty è l'unica che riesce a calmare la bestia selvaggia ma, con un copione che scava nel profondo delle relazioni tra genitori e figli, la Connelly non è stata scelta solamente per il suo bel viso. Il film ebbe tuttavia scarso successo.
    Fu poi la protagonista del drammatico La casa di sabbia e nebbia, tratto da un romanzo di Andre Dubus III, che ricorda da vicino un suo film indipendente realizzato sul finire degli anni novanta. La pellicola la vede nei panni di una moglie abbandonata che perde la casa di famiglia ereditata per una confusione sorta dalle volontà testamentarie. A cogliere l'occasione è l'immigrato Ben Kingsley che sta cercando una casa per la sua famiglia esiliata e in disgrazia. Emotivamente instabile, la Connelly non riesce a lasciare la casa, è troppo legata al suo senso di orgoglio e tradizione, ma nemmeno Kingsley ci riesce, dato che sta lavorando estremamente duro per ricostruire quelle stesse sensazioni per se stesso. Nell'esplorazione di due culture americane molto differenti e di un modo molto diverso di come vengono trattate, la storia oscilla quindi tra conflitto e terribile tragedia. Lodato dalla critica, il film vedrà Kingsley candidato all'Oscar per la quarta volta. Dopo ciò la Connelly resterà lontana dagli schermi per due anni.
    Nel 2005 è la volta di Dark Water, del regista brasiliano Walter Salles, remake di un noto film dell'horror giapponese. Qui interpretò una moglie abbandonata alla ricerca di sistemazione. Questa volta però, al verde e nel disperato tentativo di tenere un tetto sulla testa della figlia, è costretta a rintanarsi in un appartamento buio e conciato da buttar via segnato da macchie misteriose. Quando sua figlia si fa un sinistro amico immaginario iniziano i guai e la Connelly è portata ai limiti della sanità mentale, interpretando non la classica urlatrice ma una madre minacciata.

    « L'acqua sa nascondere molto bene le cose e sa essere molto violenta, ma è anche alla base stessa della vita, così come l'acqua può portare via quella stessa vita. Si tratta di tutta una serie di connessioni e qualità intrinseche, come il suo essere un elemento isolante: quando piove, apri l'ombrello che ti protegge, ma che ti isola da tutto quello che ti circonda. »
    (Riflessione di Jennifer Connelly sull'acqua, tema di Dark Water)
    « Nell'horror giapponese la cosa più interessante è il fatto che la minaccia è sempre un qualcosa che è dentro noi stessi, una concezione della paura molto più sofisticata e sottile.»
    Il 2006 invece la vede impegnata nel ruolo di una giornalista con il pluricandidato Blood Diamond - Diamanti di sangue di Edward Zwick, con Leonardo DiCaprio e Djimon Hounsou; di seguito ha avuto un ruolo importante al fianco di Kate Winslet in Little Children di Todd Field, una rielaborazione dell'omonimo romanzo. Sebbene il ruolo di Kathy Adamson fosse molto importante nella storia, il regista Todd Field ha dato meno importanza al personaggio sullo schermo, soffermandosi invece sui personaggi interpretati dalla Winslet e da Patrick Wilson. La Connelly apparirà poi in Reservation Road con Joaquin Phoenix, film che ha avuto una limitata distribuzione nel 2007.
    Nel 2008 recita il ruolo della scienziata Helen Benson, insieme a Keanu Reeves, nel remake fantascientifico Ultimatum alla Terra. I suoi ruoli del 2009 comprendono una parte in un piccolo thriller indipendente con il marito Paul Bettany e un ruolo da coprotagonista con Jennifer Aniston e Ginnifer Goodwin nel film La verità è che non gli piaci abbastanza.
    Sempre nel 2008 è stata candidata come "il volto" degli annunci pubblicitari di Balenciaga, nonché testimonial dei cosmetici Revlon.

    VITA PRIVATA

    È stata fidanzata con Billy Campbell, con il quale ebbe una contrastata relazione, proseguita a fasi alterne per cinque anni. L'attrice ha un figlio, Kai, nato nel 1997, frutto della sua relazione con il fotografo David Dugan, con il quale non ha mai convissuto e di cui preferisce non parlare. Nel 2001 è stata fidanzata anche con Josh Charles. Dal gennaio 2003 è sposata con l'attore Paul Bettany, che ha conosciuto mentre lavorava sul set di A Beautiful Mind. Il figlio della coppia, Stellan (nome ripreso dall'attore Stellan Skarsgard), è nato il 5 agosto 2003. Il padrino è l'attore Charlie Condou.
    La Connelly è stata vegana per molti anni, ma ha ricominciato a mangiare carne quando è rimasta incinta di suo figlio KaI. È appassionata di filosofia, pittura, matematica, scienza, software e per tenersi in forma pratica lo yoga. Adora fare sport (nuoto, ginnastica, lunghe pedalate in bicicletta), ama i cavalli e la musica dei Pearl Jam ed è inoltre poliglotta: parla benissimo italiano, francese e giapponese.
    La Connelly, quando non ha impegni, trascorre del tempo con il padre a Woodstock e con la madre, che è una terapista di massaggio craniosacrale all'Ersalen Institute in California (i due hanno divorziato qualche tempo fa.

    FILMOGRAFIA

    C'era una volta in America (Once Upon a Time in America), regia di Sergio Leone (1984)
    Phenomena, regia di Dario Argento (1985)
    Sette minuti in Paradiso, regia di Linda Feferman (1985)
    Labyrinth - Dove tutto è possibile (Labyrinth), regia di Jim Henson (1986)
    Etoile, regia di Peter Del Monte (1988)
    Some Girls, regia di Michael Hoffman (1988)
    The Hot Spot - Il posto caldo (The Hot Spot), regia di Dennis Hopper (1990)
    Tutto può accadere (Career Opprtunities), regia di Bryan Gordon (1991)
    Le avventure di Rocketeer (Rocketeer), regia di Joe Johnston (1991)
    D'amore e ombra (Of love and shadows), regia di Betty Kaplan (1994)
    L'università dell'odio (Higher Learning), regia di John Singleton (1995)
    Scomodi omicidi (Mulholland Falls), regia di Lee Tamahori (1996)
    Far Harbor, regia di John Huddles (1996)
    Innocenza infranta (Inventing the Abbotts), regia di Pat O'Connor (1997)
    Dark City, regia di Alex Proyas (1998)
    Waking the Dead, regia di Keith Gordon (2000)
    Requiem for a Dream, regia di Darren Aronofsky (2000)
    Pollock, regia di Ed Harris (2000)
    A Beautiful Mind, regia di Ron Howard (2001)
    Hulk, regia di Ang Lee (2003)
    La casa di sabbia e nebbia (House of Sand and Fog), regia di Vadim Perelman (2003)
    Dark Water, regia di Walter Salles (2005)
    Little Children, regia di Todd Field (2006)
    Blood Diamond - Diamanti di sangue (Blood Diamond), regia di Edward Zwick (2006)
    Reservation Road, regia di Terry George (2007)
    Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still), regia di Scott Derrickson (2008)
    Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro (Inkheart), regia di Iain Softley (2008)
    La verità è che non gli piaci abbastanza (He's Just Not That Into You), regia di Ken Kwapis (2009)
    9, regia di Shane Acker (2009) - (voce)
    Creation, regia di Jon Amiel (2009)
    What's Wrong with Virginia, regia di Dustin Lance Black (2010) - Film in post-produzione.

    TELEVISIONE

    The Heart of Justice, regia di Bruno Barreto (1992).

    SERIE TV

    Il brivido dell'imprevisto (Tales of the Unexpected), nell'episodio Stranger in Town (1982)
    The $treet, nel ruolo di Catherine Miller (2000-2001).

    PREMI E CANDIDATURE

    AFI Awards

    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Premio Oscar

    2002: Vinto - Miglior attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Saturn Award

    1995: Nominata - Miglior attrice non protagonista per Le avventure di Rocketeer
    2004: Nominata - Miglior attrice per Hulk
    BAFTA Awards

    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Broadcast Film Critics Association Awards

    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    2004: Nominata - Migliore attrice per La casa di sabbia e nebbia
    Chicago Film Critics Association Awards

    2002: Nominata - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Chlotrudis Awards

    2001: Nominata - Migliore attrice non protagonista per Requiem for a Dream
    Empire Awards

    2003: Nominata - Miglior attrice per A Beautiful Mind
    Golden Globe

    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Hollywood Film Festival

    2002: Vinto - Attrice non protagonista dell'anno
    Independent Spirit Awards

    2001: Nominata - Migliore attrice non protagonista per Requiem for a Dream
    Kansas City Film Critics Circle Awards

    2002: Vinto - Miglior attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    2004: Vinto - Migliore attrice per La casa di sabbia e nebbia
    Las Vegas Film Critics Society Awards

    2000: Nominata - Migliore attrice non protagonista per Requiem for a Dream
    2002: Nominata - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Online Film Critics Society Awards

    2001: Nominata - Migliore attrice non protagonista per Requiem for a Dream
    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Phoenix Film Critics Society Awards

    2001: Nominata - Migliore attrice non protagonista per Requiem for a Dream
    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    Satellite Award

    2002: Vinto - Migliore attrice non protagonista per A Beautiful Mind
    2004: Nominata - Migliore attrice in un film drammatico per La casa di sabbia e nebbia
    Screen Actors Guild Awards

    2002: Nominata - Migliore attrice cinematografica per A Beautiful Mind
    2002: Nominata - Miglior cast cinematografico per A Beautiful Mind
    Southeastern Film Critics Association Awards

    2002: Vinto - Miglior attrice non protagonista per A Beautiful Mind


    DOPPIATRICI ITALIANE


    Nelle versioni in italiano dei suoi film, Jennifer Connelly è stata doppiata da:

    Roberta Greganti in Ultimatum alla Terra
    Giuppy Izzo in A Beautiful Mind, Hulk, La verità è che non gli piaci abbastanza
    Chiara Colizzi in Dark Water, Blood Diamond - Diamanti di sangue
    Francesca Fiorentini in La casa di sabbia e nebbia, Reservation Road
    Paola Della Pasqua in Requiem for a Dream
    Barbara De Bortoli in Sette minuti in Paradiso, Waking the Dead
    Silvia Tognoloni in The Hot Spot - Il posto caldo, Le avventure di Rocketeer, Innocenza infranta
    Cinzia De Carolis in Tutto può accadere
    Ilaria Stagni in Labyrinth - Dove tutto è possibile, Phenomena
    Federica De Bortoli in C'era una volta in America (ediz. 2003)
    Georgia Lepore in C'era una volta in America (ediz. 1984)

    CURIOSITA'

    La Disney ha modellato su di lei il personaggio di Jasmine in Aladdin.

    BIBLIOGRAFIA

    Stephen Spire III, Betty Page & Jennifer Connelly, Personality Comics, 1991. ASIN B000MQM9CE
    Dominic Willis, Jennifer Connelly Biography , Talktalk.
     
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  9. mauro255
     
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    BRADLEY COOPER

    Bradley Cooper (Filadelfia, Pennsylvania, 5 gennaio 1975) è un attore statunitense, che lavora in campo cinematografico, televisivo e teatrale.

    BIOGRAFIA

    Nato a Filadelfia, Pennsylvania. Ha origini irlandesi ed italiane. Dopo essersi diplomato alla Germantown Academy nel 1993, frequenta la Georgetown University, laureandosi nel 1997. Trasferitosi a New York frequenta l'Actors Studio Drama School alla New School University, sotto la supervisione di vari mentori, tra cui Ellen Burstyn.
    Il suo debutto come attore avviene in un episodio di Sex and the City, mentre il debutto cinematografico avviene nella commedia Wet Hot American Summer, precedentemente aveva lavorato come presentatore nel programma avventuroso Treks in a Wild World del canale Lonely Planet e ha lavorato per un'organizzazione no profit con lo scopo di insegnare recitazione ai bambini nelle scuole.
    La popolarità arriva grazie al ruolo di Will Tippin nella serie tv Alias, ruolo che ricopre dal 2001 al 2006. Grazie alla notorietà acquisita ottiene delle parti nella commedie 2 single a nozze e A casa con i suoi. Nel marzo del 2006 porta in scena a Broadway Three Days of Rain con Julia Roberts e Paul Rudd. Ha preso parte alla quinta stagione del serial Nip/Tuck interpretando il personaggio di Aiden Stone.
    Hollywood inizia ad accorgersi di lui, recita nel film corale La verità è che non gli piaci abbastanza e nella commedia con Jim Carrey Yes Man, inoltre è protagonista assieme a Sandra Bullock della commedia romantica A proposito di Steve. Ma la popolarità in Europa la acquisisce solamente nel giugno 2009 a seguito dell'inaspettato successo della commedia brillante Una notte da leoni.
    È stata confermata la sua presenza nel cast dell'adattamento cinematografico, previsto per il 2010, del telefilm A-Team. A Cooper è stato assegnato il ruolo di Templeton "Sberla" Peck. Nel novembre del 2009 si classifica al quarto posto nella classifica degli uomini più sexy del 2009, stilata dalla rivista People.

    VITA PRIVATA

    Nel dicembre del 2006 si è sposato con l'attrice Jennifer Esposito, ma il matrimonio è durato solamente pochi mesi. Dopo vari e presunti amori attribuitigli, nel 2009 ufficializza il suo legame con la collega Renée Zellweger, conosciuta sul set di Case 39.

    FILMOGRAFIA

    CINEMA

    Wet Hot American Summer, regia di David Wain (2001)
    My Little Eye, regia di Marc Evans (2002)
    Carnival Knowledge, regia di Morgan Klein e Peter Knight (2002)
    2 single a nozze (Wedding Crashers), regia di David Dobkin (2005)
    A casa con i suoi (Failure to Launch), regia di Tom Dey (2006)
    Il peggior allenatore del mondo (The Comebacks), regia di Tom Brady (2007)
    Olden Than America, regia di Georgina Lightning (2008)
    The Rocker - Il batterista nudo (The Rocker), regia di Peter Cattaneo (2008)
    Prossima fermata - L'inferno (The Midnight Meat Train), regia di Ryûhei Kitamura (2008)
    Yes Man, regia di Peyton Reed (2008)
    New York, I Love You, nel segmento diretto da Allen Hughes (2009)
    La verità è che non gli piaci abbastanza (He's Just Not That Into You), regia di Ken Kwapis (2009)
    Una notte da leoni (The Hangover), regia di Todd Phillips (2009)
    Case 39, regia di Christian Alvart (2009)
    A proposito di Steve (All About Steve), regia di Phil Traill (2009)
    Appuntamento con l'amore (Valentine's Day), regia di Garry Marshall (2010)
    A-Team (The A-Team), regia di Joe Carnahan (2010)

    TELEVISIONE

    The Last Cowboy, regia di Joyce Chopra (2003)
    Le chiavi del cuore (I Want to Marry Ryan Banks), regia di Sheldon Larry (2004).

    SERIE TV

    Alias - Will Tippin (2001 - 2003)
    Kitchen Confidential - Jack Bourdain (2005 - 2006)

    PARTECIPAZIONI A SERIE TV

    Sex and the City - Jake, nell'episodio 2.04 (1999)
    The $treet - Clay Hammond, negli episodi 1.08, 1.09, 1.10, 1.11, 1.12 (2000 - 2001)
    Miss Match - Gary, nell'episodio 1.05 (2003)
    Touching Evil - Agente Mark Rivers, negli episodi 1.04, 1.05, 1.07, 1.08, 1.10, 1.11 (2004)
    Jack & Bobby - Tom Wexler Graham, negli episodi 1.04, 1.05, 1.06, 1.07, 1.08, 1.09, 1.10, 1.11, 1.12, 1.13, 1.14, 1.15, 1.16, 1.17 (2004 - 2005)
    Law & Order: Unità vittime speciali (Law & Order: Special Victims Unit) - Jason Whitaker, nell'episodio 6.20 (2005)
    Law & Order: Il verdetto (Law & Order: Trial by Jury) - Jason Whitaker, nell'episodio 1.11 (2005)
    Alias - Will Tippin, negli episodi 3.10, 5.12 (2003 / 2006)
    Nip/Tuck - Aidan Stone, negli episodi 5.01, 5.02, 5.07, 5.09, 5.10, 5.19 (2007 - 2009)

    DOPPIATORI ITALIANI

    Massimiliano Alto: Alias, Le chiavi del cuore, Yes Man
    Francesco Pezzulli: My Little Eye e Kitchen Confidential
    Alessandro Quarta: Jack & Bobby
    Andrea Lavagnino: Law & Order: Unità vittime speciali e Law & Order: Unità vittime speciali
    Gianluca Tusco: 2 single a nozze
    Massimo De Ambrosis: A casa con i suoi
    Andrea Zalone: Nip/Tuck
    Stefano Crescentini: The Rocker - Il batterista nudo
    Fabrizio Manfredi: Prossima fermata - L'inferno e A proposito di Steve
    Giorgio Borghetti: La verità è che non gli piaci abbastanza e Case 39
    Christian Iansante: Una notte da leoni, Appuntamento con l'amore, A-Team
     
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    JESSICA BIEL

    Jessica Claire Biel (Ely, 3 marzo 1982) è un'attrice statunitense.

    BIOGRAFIA

    All'età di 14 anni ottenne la parte di Mary Camden in Settimo cielo, una serie televisiva che mette in scena la vita di una grande e unita famiglia. A 15 anni recita ne L'oro di Ulisse, al fianco di Peter Fonda. Crescendo, riceve numerose proposte come avere l'importante parte di Jane in American Beauty, ruolo poi interpretato da Thora Birch. Così Jessica decise di allontanarsi dalla serie televisiva ed avvicinarsi al cinema, limitando la parte di Mary Camden a qualche apparizione. Nel 2001, lasciato Settimo cielo, la giovane attrice recita in Il sogno di una estate e Le regole dell'attrazione, film destinati a un pubblico giovane.
    Nel maggio del 2001 appare nel videoclip degli Aerosmith "Fly away from here". Nel 2002 diventa testimonial di L'Oreal, colosso di cosmetici. Nel 2003 accetta la parte di Erin, protagonista del remake di Non aprite quella porta.
    Dal 2004 recita in Blade: Trinity e Stealth - Arma suprema e ottiene ruoli secondari nei film Elizabethtown e Cellular. Dopo il drammatico The Illusionist - L'illusionista e il film d'azione fantascientifico Next, al fianco, rispettivamente, di Edward Norton e Nicolas Cage, ha ruoli da co-protagonista in due commedie, Io vi dichiaro marito e... marito (2007), regia di Dennis Dugan.

    VITA PRIVATA

    È stata fidanzata per qualche anno con l'attore Chris Evans, che è stato suo collega nei film Cellular e London. È attualmente fidanzata con il cantante pop Justin Timberlake.

    FILMOGRAFIA

    It's a Digital World, regia di Paul Greenberg (1994)
    L'oro di Ulisse (Ulee's Gold), regia di Victor Nuñez (1997)
    A casa per Natale (I'll Be Home for Christmas), regia di Arlene Sanford (1998)
    Il sogno di un'estate (Summer Catch), regia di Michael Tollin (2001)
    Le regole dell'attrazione (The Rules of Attraction), regia di Roger Avary (2002)
    Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre), regia di Marcus Nispel (2003)
    Cellular, regia di David R. Ellis (2004)
    Blade: Trinity, regia di David S. Goyer (2004)
    Stealth - Arma suprema (Stealth), regia di Rob Cohen (2005)
    London, regia di Hunter Richards (2005)
    Elizabethtown, regia di Cameron Crowe (2005)
    The Illusionist - L'illusionista (The Illusionist), regia di Neil Burger (2006)
    Home of the Brave - Eroi senza gloria (Home of the Brave), regia di Irwin Winkler (2006)
    Next, regia di Lee Tamahori (2007)
    Io vi dichiaro marito e... marito (I Now Pronounce You Chuck and Larry), regia di Dennis Dugan (2007)
    Hole in the Paper Sky, regia di Bill Purple (2008) - Cortometraggio
    Un matrimonio all'inglese (Easy Virtue), regia di Stephan Elliott (2008)
    Powder Blue, regia di Timothy Linh Bui (2009)
    Planet 51, regia di Jorge Blanco, Javier Abad e Marcos Martínez (2009) - Voce
    Nailed, regia di David O. Russell (2009)
    Appuntamento con l'amore (Valentine's Day), regia di Garry Marshall (2010)
    A-Team (The A-Team), regia di Joe Carnahan (2010)

    DOPPIATRICI ITALIANE

    Claudia Catani in Next
    Maria Letizia Scafoni in Cellular
    Ilaria Stagni in The Illusionist, Settimo cielo
    Federica De Bortoli in A casa per Natale
    Barbara De Bortoli in Non aprite quella porta, Stealth - Arma suprema
    Rossella Acerbo in Le regole dell'attrazione, Blade: Trinity, Io vi dichiaro marito e... marito
    Francesca Manicone in Elizabethtown

    PREMI E TITOLI

    1998: Young Artists Award - Miglior attrice giovane non protagonista in "L'oro di Ulisse"
    Il giornale Esquire la elegge "Donna più sexy" nel 2005
    Nel 2007, il magazine Stuff, stilando la classifica delle 100 donne più sexy del mondo, la pone al primo posto
    Nel 2008 si è classificata seconda nella classifica delle donne più sexy del mondo dietro Megan Fox in seguito ad una votazione promossa dalla rivista mensile internazionale FHM.
     
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    CHRISTOPHER LAMBERT

    Christopher Lambert (Great Neck, 29 marzo 1957) è un attore cinematografico statunitense naturalizzato francese.

    BIOGRAFIA

    Nato negli Stati Uniti come Christophe Guy Denis Lambert, si trasferisce con la famiglia nel 1959 in Svizzera, al seguito del padre, diplomatico francese all'ONU. Lambert vive fino al 1973 a Ginevra, quando poi decide di trasferirsi a Parigi. Nella capitale francese studia recitazione, indirizzandosi verso la cinematografia.
    Il suo primo grande successo cinematografico arriva con l'interpretazione di Tarzan nel film Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie del 1984, diretto da Hugh Hudson.
    Nel 1986 trova la consacrazione internazionale grazie al ruolo da protagonista nel film Highlander - L'ultimo immortale, diretto da Russell Mulcahy, in cui Lambert interpreta Connor MacLeod, guerriero scozzese predestinato all'immortalità.

    VITA PRIVATA

    Sposato dal 1988 al 1994 con l'attrice Diane Lane, dalla loro unione è nata una figlia. Dopo una relazione con Alba Parietti, si risposa nel febbraio 1999 con Jaimyse Haft. Dal 2007 fa coppia fissa con la collega Sophie Marceau, conosciuta sul set del film Trivial.

    FILMOGRAFIA

    Ciao, les mecs, regia di Sergio Gobbi (Francia 1979)
    Le bar du telephone, regia di Claude Barrois (Francia 1980)
    Douchka, regia di Jean-Paul Sassy (Francia 1981) - Film TV
    Asphalte, regia di Denis Amar (Francia 1981)
    Helen - Evoluzione di una donna (Une sale affaire), regia di Alain Bonnot (Francia 1981)
    Putain d'histoire d'amour, regia di Gilles Béhat (Francia 1981)
    Legittima difesa (Légitime violence), regia di Serge Leroy (Francia 1982)
    La dame de coeur, regia di Jean Sagols (Francia 1982) - Film TV
    Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie (Greystoke: The Legend of Tarzan, Lord of the Apes), regia di Hugh Hudson (UK 1984)
    Amore e musica (Paroles et musique), regia di Elie Chouraqui (Francia/Canada 1984)
    Subway, regia di Luc Besson (Francia 1985)
    Highlander - L'ultimo immortale (Highlander), regia di Russell Mulcahy (USA/UK 1986)
    I Love You, regia di Marco Ferreri (Francia/Italia 1986)
    Il siciliano (The Sicilian), regia di Michael Cimino (USA 1987)
    Love Dream, regia di Charles Finch (Italia 1988)
    Un prete da uccidere (To Kill a Priest), regia di Agnieszka Holland (Francia/USA 1988)
    Perché proprio a me? (Why Me?), regia di Gene Quintano (USA 1990)
    Highlander II - Il ritorno (Highlander II: The Quickening), regia di Russell Mulcahy (UK/Francia/Argentina 1991)
    Scacco mortale (Knight Moves), regia di Carl Schenkel (Germania/USA 1992)
    Max e Jeremie devono morire (Max & Jeremie), regia di Claire Devers (Francia/Italia 1992)
    2013: la fortezza (Fortress), regia di Stuart Gordon (Australia/USA 1992)
    Palle in canna (Loaded Weapon 1), regia di Gene Quintano (USA 1993) - Cameo, non accreditato
    Gunmen - Banditi (Gunmen), regia di Deran Sarafian (USA 1994)
    Gli Scorpioni (The Road Killers), regia di Deran Sarafian (USA 1994)
    Highlander III (Highlander III: The Sorcerer), regia di Andrew Morahan (Canada/Francia/UK 1994)
    In trappola (The Hunted), regia di J.F. Lawton (USA 1995)
    Mortal Kombat, regia di Paul W.S. Anderson (USA 1995)
    Duello tra i ghiacci (North Star), regia di Nils Gaup (Francia/UK/Italia/Norvegia 1996)
    Adrenalina (Adrenalin: Fear the Rush), regia di Albert Pyun (USA 1996)
    Hercule et Sherlock, regia di Jeannot Szwarc (Francia 1996)
    Nirvana, regia di Gabriele Salvatores (Italia/Francia/UK 1997)
    Arlette, regia di Claude Zidi (Francia 1997)
    Pistole sporche (Mean Guns), regia di Albert Pyun (USA 1997)
    La fortezza: segregati nello spazio (Fortress 2), regia di Geoff Murphy (USA/Lussemburgo 1999)
    Operation Splitsville, regia di Lynn Hamrick (USA 1999)
    Resurrection, regia di Russell Mulcahy (USA 1999)
    Beowulf, regia di Graham Baker (USA 1999)
    Gideon, regia di Claudia Hoover (USA 1999)
    Highlander: Endgame, regia di Douglas Aarniokoski (USA 2000)
    Absolon, regia di David DeBartolomé (Canada/UK 2001)
    Druids - La rivolta (Vercingétorix), regia di Jacques Dorfmann (Francia/Canada/Belgio 2001)
    The Point Men, regia di John Glen (UK/Francia/Lussemburgo 2001)
    The Piano Player, regia di Jean-Pierre Roux (UK/USA/Germania/Spagna 2002)
    Janis et John, regia di Samuel Benchetrit (Francia/Spagna 2003)
    A ton image, regia di Aruna Villiers (Francia 2004)
    Dalida, regia di Joyce Bunuel (Francia/Italia 2005) - Miniserie TV
    Day of Wrath, regia di Adrian Rudomin (Ungheria/UK 2006)
    Southland Tales - Così finisce il mondo (Southland Tales), regia di Richard Kelly (Germania/USA/Francia 2006)
    La lièvre de Vatanen, regia di Marc Rivière (Belgio/Bulgaria/Francia 2006)
    Metamorphosis, regia di Jeno Hodi (Germania/Ungheria/UK/Austria 2007)
    La disparue de Deauville, regia di Sophie Marceau (Francia 2007)
    Limousine, regia di Jerome Dassier (Polonia 2008)
    White Material, regia di Claire Denis (Francia 2009)
    Les Associes, regia di Alain Berliner (Francia 2009) - Film TV
    L'homme de chevet, regia di Alain Monne (Francia 2009)
    Das Geheimnis der Wale, regia di Philipp Kadelbach (Germania 2010)

    PREMI E RICONOSCIMENTI

    Migliore attore al Premio Cesar del 1986, per la sua interpretazione in Subway.

    DOPPIATORI ITALIANI

    Sergio Di Stefano in: Subway, Highlander, l'ultimo immortale, Highlander II - Il ritorno, Highlander: Endgame, Un prete da uccidere, Scacco mortale, 2013: la fortezza, La fortezza: segregati nello spazio, Gunmen - Banditi, Gli scorpioni, Mortal Kombat, Adrenalina, Dalida, Beowulf, Resurrection, Gideon e nello spot Fiat
    Angelo Nicotra in: Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie
    Tonino Accolla in: Il siciliano, Max e Jeremie devono morire, Highlander III
    Pino Insegno in: Perché proprio a me?
    Gioacchino Maniscalco in: In trappola''
    Roberto Pedicini in: Nirvana
    Luca Ward in: Druids - La rivolta
    Luca Biagini in: The Piano Player
    Mauro Gravina in: Absolon - Virus mortale
    Michele Gammino in: Southland Tales
     
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    MAE WEST


    « La curva è la più graziosa distanza tra due punti. »

    Mary Jean West (New York, 17 agosto 1893 – Los Angeles, 22 novembre 1980) è stata un'attrice statunitense e, prima ancora, una star del musical: è stata inoltre il primo vero e proprio sex symbol del cinema. Fu la sceneggiatrice delle sue interpretazioni e volle sempre scegliere personalmente i partner cinematografici, cosa che sarebbe stata raramente concessa ad un'altra attrice.
    Mae West è conosciuta anche per allusive battute del tipo: «Hai in tasca una pistola o sei semplicemente felice di vedermi?». Dotata di una piccante ironia e di curve sinuose e abbondanti (raggiunse il successo cinematografico dopo aver compiuto i 40 anni) che esibiva in pose languide e provocanti, fu maestra del doppiosenso; è entrata nel firmamento cinematografico scandalizzando l'America perbenista e puritana del suo tempo.

    BIOGRAFIA

    « When I'm good I'm very good, but when I'm bad I'm better! » (IT)
    « Quando sono buona so essere molto buona, ma quando sono cattiva sono meglio! »
    (Una frase di Mae West)

    Mae West iniziò prestissimo la sua carriera teatrale, quando - a soli cinque anni - si esibì in numeri di vaudeville, diventando successivamente una star del musical. In quegli anni inventò e lanciò un ballo chiamato "Shimmy" e iniziò a scrivere commedie che interpretò lei stessa, tra le quali Sex (1926), che a quei tempi suscitò grande scandalo, tanto che la polizia fece irruzione a teatro e la West finì addirittura in guardina.
    Debuttò nel cinema relativamente tardi, quando nel 1932 la Paramount la scritturò come co-protagonista nel film Night After Night, in cui le venne data l'opportunità di riscrivere tutte le sue battute; in tal modo Mae West riuscì ad attirare tutte le attenzioni su di sé. Grazie al successo riscosso dall'attrice in questa piccola parte, la Paramount decise di farne la protagonista di quello che sarà considerato il miglior film della West: Lady Lou - La donna fatale (She Done Him Wrong, 1933), per la regia di Lowell Sherman, tratto dalla commedia Diamond Lil, che la West stessa aveva scritto e rappresentato nel 1928. In questa spassosa commedia, ambientata nella New York della fine Ottocento, Mae West interpretò con irriverente disinvoltura una formosa e ironica cantante di saloon, che si trova coinvolta in un traffico di prostitute, ma che verrà però "salvata" (ovvero "sposata") da un attraente agente di polizia, interpretato da un giovanissimo e quasi esordiente Cary Grant. In questo film la West ebbe ampia opportunità di dimostrare la sua inesauribile verve, piazzando qua e là piccanti freddure e allusioni; alla domanda «Nessun uomo l'ha mai fatta felice?», lei risponde «Sicuro. Un sacco di volte».
    In seguito interpretò alcuni film di grande successo, di cui lei stessa scrisse le sceneggiature, come Non sono un angelo (I'm No Angel, 1933 di Wesley Ruggles, sempre accanto a Cary Grant), Belle of the Nineties (1934) di Leo McCarey, e Annie del Klondike (Klondike Annie, 1936) di Raoul Walsh.
    Dopo la rottura del suo contratto con la Paramount, Mae West venne scritturata dalla Universal, che la affiancò al caustico commediante W.C. Fields nella commedia Mia bella pollastrella (My Little Chickadee, 1940) di Edward F. Cline; l'idea di un'accoppiata del genere portò i produttori a puntare su un film che, nonostante le pessime critiche, fu la pellicola di maggior successo del 1940, seconda solo a Via col vento (Gone with the Wind, 1939). I rapporti tra i due attori sul set furono comunque contrastati.
    Dopo il mediocre The Heat's On, girato nel 1943 per la Columbia, l'attrice decise di abbandonare il cinema.
    Nel 1950 le venne proposto il ruolo di Norma Desmond in Viale del tramonto (Sunset Boulevard), ma il regista Billy Wilder cambiò idea quando l'attrice, come sua abitudine, pretese di riscrivere la sceneggiatura. La West perse l'opportunità di affrontare un ruolo (in seguito interpretato superbamente da Gloria Swanson), che avrebbe potuto darle ancora grande fama. Preferì invece continuare la sua attività di attrice teatrale, riproponendo con successo a Broadway la sua commedia Diamond Lil, che andò in scena dal 1949 al '51. Fu anche attiva come scrittrice, pubblicando nel 1959 un'audace autobiografia dal titolo Goodness Had Nothing to Do With It.
    Nel 1970, dopo quasi trent'anni di lontananza dallo schermo, tornò al cinema interpretando nuovamente la parte di una vamp nel disastroso film Il caso Myra Breckinridge (Myra Breckinridge, 1970) di Michael Sarne, con Raquel Welch e John Huston, tratto da un racconto satirico di Gore Vidal, ma solo perché le era stato concesso di riscriversi le battute. La sua ultima interpretazione risale al 1978, nel film Sextette di Ken Hughes, con Timothy Dalton e Tony Curtis, dove apparve ormai ottantacinquenne.
    Morì nel 1980 a Los Angeles per cause naturali.

    OMAGGI

    Salvador Dalì ha dipinto il famoso Ritratto di Mae West che può essere usato come appartamento, dove è raffigurata una stanza con il divano a forma di labbra ed altri elementi di arredo che nell'insieme compongono il volto di Mae West. L'opera si trova anche come installazione nel Museo Dalì di Figueres.

    CITAZIONI

    "Hai in tasca una pistola, oppure sei solo contento di vedermi?"
    "Non piangere se un uomo ti lascia. Il prossimo potrebbe innamorarsi del tuo sorriso."
    "Quando sono buona, sono molto buona. Ma quando sono cattiva, sono meglio."
    "Tra due peccati scelgo quello che non ho ancora provato."
    "Tieni un diario, e un giorno manterrà lui te."
    "L'unica volta in cui una donna riesce a cambiare un uomo è quando lui è in fasce."
    "Non sono gli uomini nella tua vita che contano, ma la vita nei tuoi uomini."
    "La curva è la più graziosa distanza tra due punti."
    "Errare è umano. Ma ti fa sentire divina!"

    CURIOSITA'

    Il giubbotto di salvataggio in dotazione ai piloti della RAF durante la II guerra mondiale venne soprannominato appunto "Mae West" per le sue forme tondeggianti.

    FILMOGRAFIA

    Night After Night - 1932
    Lady Lou - La donna fatale (She Done Him Wrong) - 1933
    Non sono un angelo (I'm No Angel) - 1933
    Goin' To Town - 1935
    Go West, Young Man - 1936
    Every Day's A Holiday - 1938
    Annie del Klondike (Klondike Annie) - 1938
    Mia bella pollastrella (My Little Chickadee) - 1940
    The Heat's On - 1943
    Il caso Myra Breckinridge (Myra Breckinridge) - 1970
    Sextette - 1978

    LAVORI TEATRALI

    Sex (1926)
    Drag (1927)
    Diamond Lil (1928, ripresa anche a Broadway nel 1949 e nel '51)
    Pleasure Man (1929)
    The Constant Sinner (1931)
    Catherine Was Great (1944)
    Come On Up (1946)

     
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    BILLY CRYSTAL

    Billy Crystal (pseudonimo di William Jacob Crystal) (Long Beach, 14 marzo 1948) è un attore, regista, sceneggiatore, comico e produttore cinematografico statunitense.

    BIOGRAFIA

    Figlio di ebrei americani, il padre lavorava nel mondo della discografia così come suo zio Milt Gabler, famoso produttore musicale. Proprio per questa attività è capitato spesso che a casa Crystal sostassero star del jazz, come ad esempio Billie Holiday.
    Terzogenito, Billy deve assistere a 15 anni all'improvvisa morte del padre, stroncato da un infarto, a 54 anni. Questa tragedia non cambia il carattere di Billy, ragazzo sempre pronto alla battuta e dotato di grande ironia.
    Nonostante il suo indubbio talento per lo spettacolo, il sogno che prova ad inseguire è quello del baseball. Gli insegnamenti del padre, che era stato un discreto giocatore ai tempi dell'università, gli permettono di ricevere dalla Marshall University della Virginia Occidentale un'offerta per seguire soprattutto il loro programma sportivo. Ma dopo solo un anno l'università interrompe il programma e Billy, senza aver giocato nemmeno una partita, preferisce tornarsene a New York e frequentare il Nassau Community College. Qui conosce una ballerina, Janice Goldfinger, che sarà prima la sua fidanzata poi, dal 1970, sua moglie e quindi la madre delle sue due figlie.
    Passa a seguire corsi di cinema e televisione tenuti da Martin Scorsese alla New York University. Dopo il diploma nel 1970 per un po' si dà all'insegnamento fin quando non comincia ad esibirsi come cabarettista riuscendo pian piano a farsi strada.
    Nel 1976 si trasferisce a Los Angeles dove fa molti provini per la Tv fino a quando non riesce a sfondare grazie all'interpretazione di un omosessuale nella serie Soap. Si tratta del primo ruolo da protagonista riservato ad un personaggio dichiaratamente gay in una serie tv americana. Il grande successo spinge la serie fino alla quarta annata, nel 1981, quando Billy Crystal è ormai un personaggio televisivo affermato, ospitato in moltissimi show. Nel 1982 ha già uno show tutto suo, The Billy Crystal Comedy Hour ma l'altro grande salto di popolarità lo deve alla fortunatissima trasmissione Saturday Night Live, nella quale aveva già preso parte per un unico sketch nel 1976, quando entra nel cast fisso a partire dal 1984.
    Così finalmente entra anche nel mondo del cinema. Dopo una piccola apparizione nel film di Rob Reiner, This is Spinal Tap (1984), con Una perfetta coppia di svitati (1986) al fianco di Gregory Hines, si rivela al pubblico di tutto il mondo. Danny DeVito lo vuole accanto a sé nella commedia nera Getta la mamma dal treno (1987), quindi accanto a Meg Ryan in Harry ti presento Sally (1989) è protagonista di un successo straordinario che lo consacra come attore a tutto tondo, non più solamente comico.
    Nel 1990 viene scelto per la conduzione della grande serata di consegna degli Oscar. La sua verve e bravura lo portano ad essere scelto per ricoprire questo ambito ruolo altre sette volte! In questa veste molti lo considerano secondo solo al leggendario Bob Hope.
    Un altro grande successo cinematografico è la commedia avventurosa Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche (1991), mentre è meno fortunato il suo debutto come regista in Mr. sabato sera (1992), commedia amara che ha finito per raccogliere pochi consensi sia dalla critica che dal pubblico. Leggermente più apprezzata la sua seconda opera da regista, Forget Paris (1995), commedia sentimentale con Debra Winger.
    Lavora per grandi registi come Kenneth Branagh per Hamlet (1996), e Woody Allen per Harry a pezzi (1997), quindi al fianco di Robert De Niro riscuote un grandissimo successo di critica e di pubblico con l'esilarante Terapia e pallottole (1999), che ha avuto anche un seguito.
    Billy Crystal ha prestato la sua voce a molti cartoni animati per il grande e piccolo schermo e nel 2004 è ritornato dopo 14 anni ad esibirsi in giro per i teatri degli Stati Uniti con un monologo comico sul genere di quelli che gli dettero i primi successi, ma questa volta incentrato tutto sulla sua vita, in particolare sulla sua giovinezza, intitolato 700 Sundays (traduzione: 700 domeniche; dal calcolo delle domeniche che ha vissuto con suo padre ancora vivo). Per questo spettacolo ha guadagnato un premio Tony per il miglior evento teatrale dell'anno.
    Nello stesso anno ha avuto un grandissimo successo editoriale con la pubblicazione della storia per bambini I Already Know I Love You (traduzione: So già di amarti) ispirata dalla nascita della sua nipotina.

    CURIOSITA'

    Entrambe le figlie hanno intrapreso la carriera cinematografica: Jennifer è un'aspirante attrice, Lindsay un'aspirante regista.
    È un tifoso sfegatato dei New York Yankees di baseball e dei Los Angeles Clippers di basket.

    FILMOGRAFIA

    Rabbit Test, regia di Joan Rivers (1978)
    This Is Spinal Tap (This Is Spinal Tap), regia di Rob Reiner (1984)
    Una perfetta coppia di svitati (Running Scared), regia di Peter Hyams (1986)
    La storia fantastica (The Princess Bride), regia di Rob Reiner (1987)
    Getta la mamma dal treno (Throw Momma from the Train), regia di Danny DeVito (1987)
    Alla scoperta di papà (Memories of Me), regia di Henry Winkler (1988)
    Harry ti presento Sally (When Harry Met Sally...), regia di Rob Reiner (1989)
    Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche (City Slickers), regia di Ron Underwood (1991) - anche produttore
    Mr. sabato sera (Mr. Saturday Night), regia di Billy Crystal (1992) - anche sceneggiatore e produttore
    Scappo dalla città 2 (City Slickers II: The Legend of Curly's Gold), regia di Paul Weiland (1994) - anche sceneggiatore e produttore
    Forget Paris (Forget Paris), regia di Billy Crystal (1995) - anche sceneggiatore e produttore
    Hamlet, regia di Kenneth Branagh (1996)
    Harry a pezzi (Deconstructing Harry), regia di Woody Allen (1997)
    Due padri di troppo (Father's Day), regia di Ivan Reitman (1997)
    My Giant, regia di Michael Lehmann (1998) - anche sceneggiatore e produttore
    Terapia e pallottole (Analyze This), regia di Harold Ramis (1999) - anche produttore
    Le avventure di Rocky & Bullwinkle (The Adventures of Rocky & Bullwinkle), regia di Des McAnuff (2000) - Cameo
    I perfetti innamorati (America's Sweethearts), regia di Joe Roth (2001) - anche sceneggiatore e produttore
    Un boss sotto stress (Analyze That), regia di Harold Ramis (2002) - anche produttore
    Have a nice day, regia di Billy Crystal (2006) - anche sceneggiatore e produttore
    L'acchiappadenti (2010)

    DOPPIATORE

    Le Olimpiadi della giungla (Animalympics), regia di Stephen Lisberger (1980)
    Monsters & Co. (Monsters, Inc.), regia di Peter Docter (2001)
    Il castello errante di Howl (Howl's Moving Castle), regia di Hayao Miyazaki (2005)
    Cars - Motori ruggenti (Cars), regia di John Lasseter (2006)

    TELEVISIONE

    Soap (1976-1981)
    Saturday Night Live (1984-1985)

    DOPPIATORI ITALIANI

    Massimo Giuliani in: Una perfetta coppia di svitati e Getta la mamma dal treno
    Angelo Maggi in: Alla scoperta di papà
    Tonino Accolla in: Harry ti presento Sally, Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche, Mr. sabato sera
    Marco Mete in: Scappo dalla città 2 e I perfetti innamorati
    Luca Biagini in: Forget Paris e Harry a pezzi
    Ugo Maria Morosi in: Hamlet
    Sandro Acerbo in: Due padri di troppo e Friends
    Giorgio Melazzi in: My Giant
    Massimo Rossi in: Terapia e pallottole e Un boss sotto stress
    Ambrogio Colombo in: L'acchiappadenti
    Da doppiatore è sostituito da

    Tonino Accolla in: Monsters & Co. e Cars - Motori ruggenti
    Luigi Ferraro in: Il castello errante di Howl.
     
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    LAURA LINNEY

    Laura Legget Linney (New York City, 5 febbraio 1964) è un'attrice statunitense.

    BIOGRAFIA

    Linney è nata a New York City, e dopo essersi diplomata alla Northfield Mount Hermon School nel 1982 studia alla Northwestern University prima di trasferirsi alla Brown University, dove si laurea con onore nel 1986. Ha studiato alla Juilliard School.
    Si è sposata con David Adkins nel 1995, ma ha divorziato con lui nel 2000. Dal 2007 ha una relazione con Marc Schauer.
    Linney appare in molti ruoli minore a partire dagli anni '90, come Dave - Presidente per un giorno per poi lavorare nella mini-series Tales of the City, per continuare nel cinema con Congo, Schegge di paura e Potere assoluto. Nel 2000, è stata nominata come migliore attrice agli Oscar per Conta su di me.
    Tra il 1998 ed il 2003, Linney appare in molti film in ruoli più importanti come The Truman Show, Mystic River e Love Actually. La sua performance in Kinsey, le è valsa un'altra nomination agli Oscar, mentre nel 2005, per l'horror L'esorcismo di Emily Rose e per Il calamaro e la balena, riceve una nomination ai Golden Globe come migliore attrice. Nel 2006 appare nel satirico-politico L'uomo dell'anno con Robin Williams, nel thriller Breach - L'infiltrato e Il diario di una tata. Alcuni tra i suoi lavori televisivi comprendono Tales of the City books, Wild Iris, per cui riceve il suo primo Emmy, e Frasier per cui riceve il secondo Emmy. I suoi lavori a Broadway includono Hedda Gabler, Holiday, per cui riceve la nomination ai Tony Awards, The Crucible e Sight Unseen.

    FILMOGRAFIA

    L'olio di Lorenzo (Lorenzo's Oil) (1992)
    In cerca di Bobby Fischer (Searching for Bobby Fischer) (1993)
    Dave - Presidente per un giorno (Dave) (1993)
    Uno strano scherzo del destino (A Simple Twist of Fate) (1994)
    Congo (1995)
    Potere assoluto (Absolute Power) (1996)
    Schegge di paura (Primal Fear ) (1996)
    The Truman Show (1998)
    Conta su di me (You Can Count on Me) (2000)
    La casa della gioia (The House of Mirth) (2000)
    The Life of David Gale (2001)
    The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra (The Mothman Prophecies) (2002)
    The Laramie Project (2002)
    Love Actually - L'amore davvero (Love Actually) (2003)
    Mystic River (2003)
    Frasier (6 episodi, 2004) - serie tv
    Kinsey (2004)
    P.S. Ti amo (P.S.) (2004)
    Il calamaro e la balena (The Squid and the Whale) (2005)
    L'esorcismo di Emily Rose (The Exorcism of Emily Rose) (2005)
    In viaggio con Evie (Driving Lessons) (2005)
    Jindabyne (2006)
    L'uomo dell'anno (Man of the Year) (2006)
    L'amore giovane (The Hottest State) (2006)
    Breach - L'infiltrato (Breach) (2007)
    Il diario di una tata (The Nanny Diaries) (2007)
    La famiglia Savage (The Savages) (2007)
    The City of Your Final Destination (2007)
    L'ombra del sospetto (The Other Man) (2008)
    Spread (2009)

    PREMI

    2 Emmy Award, per Wild Iris e Frasier.
     
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  15. mauro255
     
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    STEFANO ACCORSI

    Stefano Accorsi - (nome completo Stefano Lelio Beniamino Accorsi) - (Bologna, 2 marzo 1971) è un attore italiano.

    BIOGRAFIA

    Nato a Bologna nel 1971, Stefano vive la sua infanzia nel paese dei suoi genitori, in una frazione di Budrio, in provincia di Bologna. Dopo la maturità scientifica al Liceo Sabin, si iscrive alla Scuola di Teatro di Bologna, spinto da una piccola esperienza nel film Fratelli e sorelle (1991), avuta rispondendo ad un annuncio di Pupi Avati su Il Resto del Carlino. Subito dopo il film è protagonista in telefilm per ragazzi destinati all'home video e prodotti dalla San Paolo Audiovisivi, con il titolo Il videocatechismo.
    Nel 1992 è coprotagonista insieme ad Andrea Santonastaso, figlio del noto comico Pippo Santonastaso, nel film di Luigi Zanolio Un posto . Nel 1993 si diploma ed entra nella Compagnia del Teatro Stabile di Bologna. L'anno successivo raggiunge la popolarità con una serie di spot pubblicitari per il gelato Maxibon; la battuta in inglese maccheronico «Du gust is megl che uan» diviene un tormentone ed il suo volto entra simpaticamente nell'immaginario collettivo. Nel 1995 appare nel videoclip degli 883, Una canzone d'amore.
    È comunque nel 1996 con il film Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tratto dal romanzo di Enrico Brizzi, che ebbe un grande e in parte inaspettato successo, che inizia la sua brillante carriera cinematografica. Importante anche il 2001, anno in cui recita nel film di Gabriele Muccino L'ultimo bacio, a fianco di Giovanna Mezzogiorno e di Stefania Sandrelli.
    Nel 1999 vince un David di Donatello, per il film di Luciano Ligabue, Radiofreccia, nel 2002 la Coppa Volpi al Festival di Venezia, come migliore attore con il film Un viaggio chiamato amore.
    Nel 2006 esce in Francia il film Tutta colpa di Fidel (La Faute a Fidel), tratto dall'omonimo romanzo di Domitilla Calamai e diretto da Julie Gavras che ottiene grande successo anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, pur non essendo ancora uscito in Italia, come del resto La jeune fille et le loups (2008) di Gilles Legrand, in cui tra l'altro recita per la prima volta accanto alla compagna Laetitia Casta.
    Nel 2008 torna a recitare in teatro interpretando il ruolo di un prete accusato di pedofilia, nel dramma, Premio Pulitzer, Il dubbio, per la regia di Sergio Castellitto.
    Durante il Festival di Sanremo 2009, nella serata di mercoledì 18 febbraio, ricorrenza del compleanno del cantautore genovese Fabrizio De André, ha cantanto insieme alla P.F.M. e a un altro attore, Claudio Santamaria, la celebre canzone Bocca di Rosa, mostrando buone doti canore.
    Nel 2010 è protagonista di Baciami ancora, sequel de L'ultimo bacio, diretto ancora da Gabriele Muccino.

    VITA PRIVATA

    Dopo una lunga storia con l'attrice Giovanna Mezzogiorno, adesso è il compagno della ex-modella e attrice francese Laetitia Casta, dalla quale il 21 settembre 2006 ha avuto il primogenito, Orlando. Il 29 agosto 2009 è venuta al mondo la secondogenita della coppia alla quale è stato dato il nome di Athena.
    Dall'inizio della sua relazione con la Casta, vive in Francia ed ha dichiarato di non essere intenzionato a tornare a vivere in Italia.

    FILMOGRAFIA

    TEATRO


    La Maddalena lasciva e penitente, regia di Walter Pagliaro (1993)
    Gli innamorati del teatro comico, regia di Nanni Garella (1994)
    Sei personaggi in cerca d'autore, regia di Nanni Garella (1994)
    Fagiolino e Biavati caduti dalle nuvole, regia di V. Franceschi/G.Comaschi (1995)
    Ista laus pronativitate et passione domini (1995), regia di Nanni Garella (1995)
    Le donne curiose, regia di Walter Pagliaro (1995)
    Naja, regia di Angelo Longoni (1996)
    Il dubbio di John Patrick Shanley, regia di Sergio Castellitto (2008/2009)

    CINEMA

    Fratelli e sorelle, regia di Pupi Avati (1991)
    Un posto, regia di Luigi Zanolio (1992)
    Strane storie, regiia di Sandro Baldoni (1994)
    Facciamo paradiso, non accreditato, regia di Mario Monicelli (1995)
    Jack Frusciante è uscito dal gruppo, regia di Enza Negroni (1996)
    Vesna va veloce, regia di Carlo Mazzacurati (1996)
    La mia generazione, regia di Wilma Labate (1996)
    Naja, regia di Angelo Longoni (1997)
    I piccoli maestri, regia di Daniele Luchetti (1998)
    Radiofreccia, regia di Luciano Ligabue (1998)
    Ormai è fatta!, regia di Enzo Monteleone (1999)
    Un uomo perbene, regia di Maurizio Zaccaro (1999)
    Capitani d'aprile, regia di Maria de Medeiros (2000)
    Tabloid, regia di David Blair (2001)
    L'ultimo bacio, regia di Gabriele Muccino (2001)
    Le fate ignoranti, regia di Ferzan Ozpetek (2001)
    La stanza del figlio, regia di Nanni Moretti (2001)
    Santa Maradona, regia di Marco Ponti (2001)
    Un viaggio chiamato amore, regia di Michele Placido (2002)
    Ovunque sei, regia di Michele Placido (2004)
    L'amore ritrovato, regia di Carlo Mazzacurati (2004)
    Provincia meccanica, regia di Stefano Mordini (2005)
    Romanzo criminale, regia di Michele Placido (2005)
    Triplice inganno (Les brigades du tigre), regia di Jérôme Cornuau (2006)
    Tutta colpa di Fidel (La faute à Fidel!), regia di Julie Gavras (2006)
    Saturno contro, regia di Ferzan Ozpetek (2007)
    Solo un bacio per favore (Un baiser s'il vous plaît), regia di Emmanuel Mouret (2007)
    Les deux mondes, regia di Daniel Cohen (2007)
    La jeune fille et les loups, regia di Gilles Legrand (2008)
    Baby Blues, regia di Diane Bertrand (2008)
    Je ne dis pas non, regia di Iliana Lolitch (2009)
    Baciami ancora, regia di Gabriele Muccino (2010)
    Nous trois, regia di Renaud Bertrand (2010)

    TELEVISIONE

    Voci notturne, regia di Pupi Avati e Fabrizio Laurenti - Miniserie TV - Rai Uno (1995)
    Più leggero non basta, regia di Elisabetta Lodoli - Film TV - Rai Due (1999)
    Come quando fuori piove, regia di Mario Monicelli - Miniserie TV - Canale 5 (2000)
    Il giovane Casanova, regia di Giacomo Battiato - Film TV - Canale 5 (2002)
    Le ragioni del cuore, regia di Anna Di Francisca, Luca Manfredi e Alberto Simone - Miniserie TV - Rai Uno (2002)

    CORTOMETRAGGI

    Un giorno ideale per i pescibanana, regia di Francesco Merini e Federico Scagliarini (1995) - Tratto dall'omonimo racconto di Jerome David Salinger - Durata 19 min. - Vincitore del "Concorso Iceberg".

    PUBBLICITA' E VIDEOCLIP

    Gelato Maxibon Motta, regia di Daniele Luchetti (1994)
    Senza averti qui e Una canzone d'amore degli 883 (1995)
    Baciami ancora, regia di Gabriele Muccino, brano di Lorenzo Jovanotti Cherubini (2010)
     
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228 replies since 6/7/2009, 21:40   51806 views
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